G124, il procuratore torna al San Teodoro Salvi: «Quanto fatto non venga vanificato»

«Coinvolgete al massimo la collettività per far sì che quanto fatto non venga vanificato». E’ stato questo il commento del procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, questa mattina nel cantiere dei Giochi di strada, workshop in realizzazione a cura del gruppo G124 al campo XXV Aprile San Teodoro Liberato di LIbrino. Salvi è giunto, con la sua scorta, assolutamente a sorpresa, come aveva già fatto in passato – precisamente il 5 aprile del 2013 visitando le attività dei volontari dei Briganti Librino, del Centro Iqbal Masih e di tutti gli altri volontari del comitato spontaneo che ha recuperato il grande impianto sportivo comunale abbandonato realizzato nel 2007. 

l procuratore ha mostrato grande interesse verso il progetto promosso dal team selezionato dal senatore a vita Renzo Piano, auspicando immediatamente la necessità di coinvolgere al massimo la collettività di Librino per far sì che l’area di gioco e il piano di riqualificazione operatore dagli architetti Roberta Pastore e Roberto Corbìa non venga vanificato. Salvi ha effettuato un sopralluogo dell’intera struttura del San Teodoro accompagnato dai due giovani architetti e da Carlo Colloca, sociologo urbano dell’università di Catania.

Conclusi i primi due giorni del workshop rimangono ora solo 48 ore per portare a termine i 15 giochi scelti per essere realizzati al campo San Teodoro. Rispettata la tabella di marcia che prevedeva giornate di lavoro intense, Pastore e Corbia si sono detti assolutamente soddisfatti dei lavori coordinati da Giorgio Laboratore. Salvo condizioni meteo sfavorevoli, durante il week-end i giochi potrebbero essere completati ed essere consegnati lunedì ai Briganti Rugby Librino, l’Istituto Comprensivo Vitaliano Brancati e tutta la comunità di Librino, durante la conferenza stampa finale.

Mentre l’asfalto del San Teodoro ha cominciato a colorarsi, la struttura si è arricchita di un nuovo cancello. L’opera, realizzata da Garozzo Serramenti finanziata da Confindustria Giovani, rientra tra gli interventi di riqualificazione architettonica che hanno ulteriormente interessato l’area. Insieme al cancello è in corso d’opera anche la realizzazione della copertura del pergolato già esistente, assemblato dalla ditta catanese l’Arte del Ferro e finanziato da Ceuris, Maison Decor e Ance Catania, quest’opera in particolare andrà a coprire tutto l’ingresso della Club House Giuseppe Cunsolo.

Curiosità si è sviluppata intorno al cantiere del workshop che è stato visitato anche dagli ortolani presenti al campo. Le visite sono state occasione per suggerire ancora nuove soluzioni ai lavori nel rispetto della tradizione di partecipazione che ha caratterizzato quello che è stato definito rammendo delle periferie, avviato anche a Roma e Torino.  

Redazione

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