Furti nelle campagne, sequestrati cavolfiori e fragole Pugno duro della questura contro venditori ambulanti

Riunione nella sede della questura di Catania per tracciare un primo bilancio sui controlli contro i furti di agrumi nelle aree rurali della Piana di Catania. All’incontro hanno partecipato, oltre a carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e corpo forestale anche i comandanti della polizia municipale di ogni singolo Comune. L’obiettivo è di potenziare ulteriormente i servizi di prevenzione sul territorio. Fino ad adesso l’intervento del gruppo interforze avrebbe prodotto dei risultati di un certo rilievo, visto che sono stati tanti i furti sventati dalle forze dell’ordine con il ritrovamento di mezzi abbandonati carichi di agrumi, lasciati in loco dai ladri pur di non farsi beccare dalle forze dell’ordine.

Un controllo esteso anche ai mercatini rionali delle città e ai singoli venditori ambulanti. A Paternò nelle ultime ore è stata sequestrata ai venditori ambulanti oltre una tonnellata di merce tra agrumi e verdura: le bancarelle stazionavano in corso Italia, corso del Popolo e nella parte alta di via Vittorio Emanuele. Il controllo è stato realizzato dagli agenti della polizia municipale paternese in sinergia con uomini delle fiamme gialle locali. Nel dettaglio sono stati dieci gli ambulanti sottoposti a verifiche: cinque i verbali di contestazione pari a oltre 1500 euro elevati ai commercianti e altrettanti di sequestro della merce. 

Gli agenti della municipale e i militari della finanza hanno sequestrato alla fine 50 chili di cavolfiori, 60 chili di verdura varia, 250 carciofi, tre cassette di fragole, 850 chili di arance, 50 chili di mandarini e 50 chili di limoni. A quanto sembra i prodotti sarebbero risultati privi di tracciabilità e di dubbia provenienza. La polizia municipale, inoltre, ha proceduto anche al sequestro amministrativo di quattro mezzi dei venditori ambulanti perché risultati senza assicurazione, due dei quali anche senza revisione. Alla fine sono state elevate sanzioni complessive per quasi quattromila euro

Ai venditori ambulanti è stato contestato dalla guardia di finanza anche il fatto di essere sconosciuti all’erario: elevati sette verbali per omessa attivazione del registratore di cassa con sanzioni «da euro 1000 a 4000 – come specificato nelle relazione- per ogni singola violazione». Non sono mancati durante le operazioni di controllo e sequestro della merce momenti di tensione tra polizia municipale e venditori ambulanti. Necessario l’intervento dei militari dell’Arma della locale compagnia che hanno riportato la calma. 

Salvatore Caruso

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