Fuga dalla città a Natale, tra i boschi delle Madonie Gli itinerari montani per fare il pieno di benessere

L’arrivo del Natale, si sa, è per molti un’irresistibile occasione per arrotolarsi dentro il plaid e occupare a oltranza il divano, tra film, serie TV e giochi a carte con gli amici. Per altri è, invece, un momento attesissimo che, complice il maggior tempo libero, permette di dedicarsi allo sport e alla riscoperta di luoghi da cui la vita frenetica di ogni giorno ci tiene lontani. 

Per chi non avesse voglia di rimanere in pantofole e volesse approfittare delle festività natalizie per evadere dalla città e lasciarsi alle spalle luci colorate, jingle natalizi, shopping frenetici e auto posteggiate in doppia fila, può immergersi nel silenzio di un bosco innevato inforcando le ciaspole (le racchette da neve da fissare sotto gli scarponi da trekking e che permettono di camminare sulla coltre fresca senza affondare) e tuffandosi nello spettacolo del paesaggio invernale del Parco delle Madonie

Come ogni anno, il massiccio madonita regala suggestivi Natali che rendono ancora più unici dei paesaggi di per sé spettacolari. Queste piccole Alpi del Mediterraneo, come molti affezionati del luogo amano chiamare i monti alle porte di Palermo, offrono degli scorci suggestivi in qualsiasi periodo dell’anno. E’ in inverno però che esse risplendono del loro più autentico fascino quando, avvolte da un soffice mantello bianco, non hanno nulla da invidiare alle più pittoresche delle cornici alpine.

Anche quest’anno, infatti, la neve non si è fatta attendere a lungo e, nonostante sia ancora presto per parlare di apertura degli impianti sciistici, è già abbastanza per allacciare le ciaspole. Chi non ha mai fatto una passeggiata con le ciaspole all’interno di un bosco innevato sperimenterà sensazioni mai provate prima, tutte a beneficio della salute e dell’umore: muoversi su piste non battute e solcare lo strato di neve immacolata illuminata dal sole che filtra tra i rami degli alberi in un silenzio senza tempo e scoprire le orme lasciate da cervi, daini, conigli, volpi è sicuramente un’esperienza sensoriale a dir poco unica.

Una delle escursioni che raccomandiamo prevede un percorso di circa quattro ore che che da Portella Colla (1421 metri) arriva fino alla cima di Monte Cervi (1794 metri). Durante il rientro si può sostare presso il Rifugio della Giumenta, un grazioso rifugetto autogestito, costruito interamente in legno dove all’interno non è difficile trovare viveri lasciati da precedenti avventori.

Un altro interessante itinerario a tema natalizio è il il sentiero dell’Abies nebrodensis, in zona A del Parco, nel comune di Polizzi Generosa. Il sentiero deve il nome agli ultimi 30 esemplari sopravvissuti di una particolare specie di abete che nulla ha a che vedere con il territorio dei Nebrodi ma che invece è una delle più famose specie endemiche che caratterizzano il territorio madonita. Altra proposta interessante e particolarmente adatta a tutta la famiglia per la sua bassa difficoltà è il sentiero degli Agrifogli Giganti, nella località di Piano Pomo. Il percorso parte dal Rifugio Crispi di Piano Sempria. Tra sentieri incontaminati e suggestivi scorci panoramici dove è possibile ammirare l’Etna in tutta la sua bellezza, ci si addentra in un percorso lungo il quale si ergono gli imponenti e spettacolari alberi di agrifoglio, unici in tutta Europa per età e dimensioni.

Ovviamente si raccomanda di non avventurarsi senza un’adeguato equipaggiamento e senza una buona conoscenza dei luoghi. Nonostante la maggior parte dei sentieri nel territorio delle Madonie sia ben segnalato è sempre opportuno avvalersi della presenza di guide naturalistiche esperte che oltre ad accompagnare in sicurezza i visitatori contribuiranno ad arricchire la passeggiata con notizie e curiosità sul territorio. Tra le svariate organizzazioni segnaliamo l’Associazione Vivi le Madonie che, su prenotazione, offre un’ampia scelta di escursioni in tutto il territorio madonita.

Michela Costa

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