People not profit è lo slogan del nuovo Sciopero globale per il clima del 25 marzo 2022. Un nuovo sciopero organizzato dagli attivisti di Fridays For Future Italia per chiedere che i paesi del Nord del mondo garantiscano dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima. Gli attivisti, giovani e adulti, si stanno mobilitando anche in Sicilia e soprattutto nelle città di Catania, Alcamo e Palermo.
Sono passati tre anni dal primo sciopero globale per il clima che il 15 marzo 2019 aveva fatto manifestare insieme milioni di giovani e di adulti in tutta Italia. In questi tre anni le conseguenze della crisi climatica sono diventate sempre più grandi ed evidenti come anche l’ultimo rapporto dell’Ipcc rivela chiaramente: uno scenario disastroso in cui l’unica costante è una domanda che, soprattutto i più giovani si pongono ogni giorno: «Se questo è il mio presente, cosa sarà del mio futuro?».
In particolare, lo sciopero di venerdì avrà come filo conduttore il principio di giustizia climatica, ovvero del risarcimento dei paesi ricchi per i paesi che più pagano la crisi. I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza, ma fanno parte di un processo di giustizia trasformativa in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità. Non dovranno essere concessi sotto forma di prestiti, ma di finanziamenti, come una risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate, per restituire le terre alle comunità, dare risorse a quelle più colpite dalla crisi climatica affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.
In Sicilia, come nel resto del mondo, tutti i cittadini sono invitati a scendere in piazza per fare arrivare queste parole e queste rivendicazioni a una classe politica che tuttora sembra totalmente ignara della reale gravità della crisi climatica. Ma a capo dello sciopero ci sono, come sempre, soprattutto i giovanissimi che in questi mesi sono tornati in piazza al grido di Riprendiamoci il presente per conquistarci il futuro. Gli attivisti di Friday for future pensano soprattutto che per arrivare a quel cambiamento radicale – necessario per salvare il futuro dalla crisi climatica -, il ruolo della scuola sia fondamentale. Per questo chiedono un’educazione ambientale di qualità, che sia formativa e informativa e praticata in scuole sostenibili. L’idea è quella di partire da edilizia e trasporti per una visione di scuola come luogo educante in grado di costruire un ambiente sano e di stimolo.
Per partecipare allo sciopero per il clima basta tenere d’occhio i vari social dei gruppi sul territorio. A Catania appuntamento alle 9 a piazza Roma. A Palermo appuntamento alle 9 in piazza Politeama. Il gruppo delle Aci (Acireale) ha deciso di affrontare il quinto sciopero globale per il clima in un modo diverso ovvero con una diretta streaming (giovedì 24 dalle 16.30) sulla pagina Facebook. Ad Alcamo l’appuntamento è per le 21 in piazza Castello per una fiaccolata per il clima e per la pace.
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