Francantonio Genovese e il vezzo, tutto italiano, di infierire sui ‘leoni feriti’

DA’ MOLTO FASTIDIO, OGGI, ASSISTERE A TANTI ESPONENTI DELLA SINISTRA PRENDERE LE DISTANZE DAL PARLAMENTARE NAZIONALE DEL PD CADUTO IN DISGRAZIA. FUORI LUOGO ANCHE LE PAROLE DEL SINDACO DI MESSINA, ACCORINTI

Quella di inferire sui ‘leoni feriti’ – con riferimento ai politici caduti in disgrazia – è una caratteristica tutta italiana. E’ il caso di Francantonio Genovese, il parlamentare nazionale del PD arrestato nel quadro dell’inchiesta della magistratura di Messina sulla formazione professionale.

Per carità – e lo diciamo a scanso di equivoci – l’onorevole Genovese non è un santo. A nostro modesto avviso, se proprio la dobbiamo dire tutta, è un politico molto ingenuo e superficiale, che non ha capito molto di tutto quello che è successo negli enti e nelle società che operavano nella formazione, riconducibili a lui.

In ogni caso, sarà la magistratura a stabilire le sue eventuali responsabilità. Quello che qui ci preme sottolineare è l’atteggiamento di ‘distacco’ e, in alcuni casi, le parole al veleno indirizzate verso un uomo politico caduto in disgrazia.

Non ci sono piaciute le parole dell’attuale Sindaco di Messina, Renato Accorinti. Che cosa c’entra il primo cittadino con i corsi di formazione professionale? Era proprio il caso di colpire un uomo già provato da un’esperienza giudiziaria durissima, dicendo che Genovese era il simbolo della politica “sporca”? E quasi sarebbero – soprattutto a Messina – gli altri politici ‘puliti’?

Le parole del Sindaco della Città dello Stretto sono sembrate parole fuori luogo. Forse pensa, con quest’attacco, di far prendere qualche voto in più alla Lista Tsipras? Se è così, ha scelto un metodo sbagliato.

Non ci convince nemmeno il ruolo del PD. L’onorevole Franco Rinaldi, parlamentare regionale del PD, dice che Genovese non è stato difeso dal suo Partito, che non ha voluto prestare il fianco agli attacchi del Movimento 5 Stelle. Da qui il voto favorevole del PD al suo arresto.

Tutto sommato, è difficile dargli torto, anche se il giudizio di Rinaldi non è sereno, visto che Genovese è suo cognato.

Tuttavia sono in tanti, oggi, ad aver dimenticato due cose.

La prima cosa è che, senza i voti di Genovese a Messina e dintorni, Rosario Crocetta non sarebbe mai stato eletto presidente della Regione.

La seconda cosa è che alle ultime elezioni politiche il PD nazionale ha deciso di lasciare fuori dalle liste siciliane Nino Papania e Mirello Crisafulli. Ma non ha detto nulla su Genovese. E non perché – come dice oggi qualcuno con una grande dose di disonestà intellettuale – il Partito ha fatto finta di non vedere, ma perché nessuno immaginava che una persona mite come Genovese sarebbe stato coinvolto in questa brutta storia della formazione professionale.

Redazione

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