Quattro anni e 40 giorni dopo la frana venuta giù a Letojanni, la Regione consegna i lavori che porteranno alla riapertura dell’autostrada A18 in direzione Catania tra Taormina e Roccalumera. Tempi previsti per completare l’opera: 18 mesi. Se tutto andrà regolarmente, quindi, a maggio del 2021 si potrà tornare a percorrere quel tratto di autostrada.
Oggi, alla presenza del presidente Nello Musumeci, è avvenuta la consegna ufficiale al raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato l’appalto: si tratta della Cospin srl di Catania, di Antonio Pinzone, e della Sgromo Costruzioni, ditta di Maida, in provincia di Catanzaro. La gara, base d’asta 15 milioni di euro (quattro a carico della Protezione civile regionale e undici dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico), è stata aggiudicata col criterio del massimo ribasso: il raggruppamento ha presentato un’offerta di 11 milioni e 768mila euro, garantendo anche una riduzione dei tempi di realizzazione da 22 a 18 mesi e altre migliorie che gli hanno garantito il punteggio più alto. Nel verbale di aggiudicazione provvisoria dello scorso agosto, si sottolinea che l’offerta aveva «superato la soglia di anomalia». Per questo è stato chiesto un ulteriore approfondimento. «L’impresa ha ampiamente giustificato il ribasso», spiega il rup Salvatore Minaldi, che è anche il direttore generale del Consorzio autostrade siciliano, ente che gestisce la A18.
La vicenda della frana di Letojanni ha seguito un iter tortuoso. Il 5 ottobre del 2014 vengono giù dalla collina che sovrasta l’autostrada 50mila metri cubi di materiale. In una prima fase viene valutato un progetto che prevedeva la messa in sicurezza della collina e la realizzazione di una sola galleria. A settembre del 2017 si decide invece di portare avanti un nuovo progetto, che poi è diventato quello definitivo, prevedendo due gallerie, in entrambe le direzioni di marcia, e la costruzione di un piede, sopra la galleria in direzione Catania, in grado di stabilizzare la frana. Verrà realizzato dunque un tunnel lungo 140 metri, costruito senza spostare i detriti poiché la frana è tutt’ora in movimento. Una pila, a metà fra le carreggiate, sosterrà le due gallerie, una delle quali attraverserà i detriti della frana. In ogni caso verrà garantita la percorribilità dell’arteria a valle della frana anche durante i lavori.
«La frana – commenta il presidente della Regione Nello Musumeci – risale ormai a quattro anni fa, ma quando ci siamo insediati, nel novembre del 2017, non c’era nemmeno un progetto esecutivo sul quale poter lavorare. Oggi, finalmente, diamo una risposta concreta ai cittadini che, da anni, sono costretti – conclude – a percorrere quel tratto di autostrada con notevoli disagi».
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