Dal Forum per l’Acqua pubblica riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Come sapete il 3 ottobre abbiamo inviato a mezzo stampa ed attraverso una mail alle segreterie dei candidati alla Presidenza il nostro appello a prendere posizione rispetto ai commissariamenti dei comuni per la consegna delle reti idriche, e, più in generale rispetto alla nostra proposta di legge di ripubblicizzazione che il passato governo non ha avuto la capacità di portare in Aula parlamentare per la discussione ed approvazione.
Ad oggi a quell’appello ha risposto il 7 ottobre un unico candidato, Giovanna Marano. Naturalmente restiamo interessati a conoscere le posizioni degli altri candidati, e inoltreremo nuovamente alle loro segreterie la richiesta di una risposta nel merito. Sarebbe utile che anche i Segretari di partiti facessero conoscere la posizione del proprio partito, dunque reitereremo l’appello nella speranza che trovi risposta prima della scadenza elettorale.
Se vi fosse sfuggito, il CGA nell’adunanza del 16 ottobre, in seguito al parere richiesto dal Governatore Lombardo sui profili applicativi della legge regionale 2 agosto 2012, (il blocca nomine per intenderci), ha dichiarate illegittime e dunque nulle le nomine, comprese quelle dei Commissari ad acta, disposte oltre il 4 agosto peraltro esplicitando nella motivazione che “..il legislatore regionale ha provvidamente inteso scongiurare che attraverso l’esercizio dei poteri di designazione, nomina o di conferimento di incarichi, i rappresentanti di un Governo regionale, destinato a cessare in tempi brevi, possano interferire alterandoli, sull’esito successivo della consultazione elettorale, ponendo in essere comportamenti idonei a “catturare” il voto di fasce di elettorato”.
Oltre alle nomine dei commissari ad acta per la consegna delle reti idriche, secondo noi comunque illegittime perché non comprese nelle facoltà dell’assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità, anche i commissari nominati per l’adesione obbligatoria dei comuni alle Srr per la gestione dei rifiuti disposte dopo il 4 agosto decadono, fermo restando che bisognerebbe aprire un ragionamento più approfondito sulla legittimità costituzionale della legge regionale n.° 9 alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale 199 e 200 che ribadiscono che non si possono obbligare gli enti locali a privatizzare i servizi pubblici locali. (in applicazione del risultato sul 1° quesito referendario). Anche su questo apriremo una interlocuzione con il prossimo Governo”.
Tutte le nomine del Governo Lombardo successive al 4 agosto sono nulle
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