Cronaca

Catania, il forno usato come base logistica dello spaccio: nove arresti

Operazione Non solo pane. Oltre cento carabinieri del comando provinciale di Catania, con il supporto dei reparti specializzati, nelle provincie di Catania e Reggio Calabria, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini del tribunale di Catania, a carico di nove persone (otto in carcere e una agli arresti domiciliari), accusate a vario titolo di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, in maniera reiterata e in concorso tra loro.

L’indagine, coordinata dalla procura distrettuale di Catania e condotta dai carabinieri di Gravina di Catania, ha consentito di individuare una fiorente attività di smercio al dettaglio di cocaina, realizzata dagli indagati, sia autonomamente che in concorso tra loro, nella città di Catania e in diversi Comuni della cintura metropolitana. In particolare, sarebbero state ricostruite le diverse modalità di cessione della droga, che avveniva sia in maniera itinerante, con gli ordini stabiliti telefonicamente e consegnati,
o addirittura lasciati, in luoghi concordati, un vero e proprio take away, sia presso le abitazioni dei pusher, dove si realizzava la compravendita e la consumazione dello stupefacente.

Emblematica la condotta di uno degli spacciatori, che essendo un panettiere, avrebbe utilizzato il suo forno quale copertura e base logistica per l’attività illecita, soddisfacendo le esigenze degli acquirenti, che avrebbero chiesto di ritirare di volta in volta mezzo chilo di pane o mezza pagnotta, tutte forme criptiche per celare il reale riferimento alla cocaina. Contestualmente, i carabinieri stanno eseguendo anche diverse perquisizioni domiciliari con il supporto delle unità cinofile antidroga, al fine di sequestrare eventuale ulteriore sostanza stupefacente.

Redazione

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