Formazione2/‘Scomparsi’ i soldi per l’Obbligo formativo

Sulla formazione professionale il Governo regionale, come diciamo da giorni, ha deciso di non decidere. Dopo lo sciopero di ieri e il rifiuto al confronto con le organizzazioni sindacali, il Presidente della regione, Rosario Crocetta, e gli assessori al Lavoro, Ester Bonafede, e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, si sono limitati a liquidare ‘tutto e tutti’ a dopo l’approvazione della manovra finanziaria.

Un atteggiamento che più volte abbiamo etichettato come specioso e attendista, una maniera difensiva che verosimilmente sembrerebbe celare incapacità programmatica unita alla ferrea volontà di gestire le risorse comunitarie in assoluta libertà.

E’ sull’Obbligo formativo (Oif) che sembra giocarsi la partita più sporca. Dalle informazioni assunte nelle scorse ore, concitate per via della discussione dei documenti finanziari che va in scena in queste ore a Sala d’Ercole, sembrerebbero essere “scomparsi” circa 8 milioni di euro che, se aggiunti ai circa 15 milioni necessari come quota di cofinanziamento regionale per l’Avviso 19/2011, darebbero vita a un ammanco di almeno 23 milioni di euro. Una cifra enorme se i conti dovessero rispecchiare la realtà dei fatti.

E’ il caso di approfondire la questione. Con Decreto dirigenziale n.5242 del 4 dicembre scorso, la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del settore, ha ripartito 19 milioni e seicentosettantatre mila euro per il finanziamento delle prime annualità dell’Oif. Somma impegnata su due Capitoli di bilancio per l’esercizio finanziario 2012. Vediamo quali.

L’importo complessivo di un milione e 690 mila euro (1.696.961,30 è la cifra precisa) in favore degli Enti di formazione professionale è stato impegnato sul Cap. 374101 del bilancio della Regione siciliana, mentre l’importo complessivo di quasi 18 milioni di euro (17.976.038,70) è stato impegnato sul Cap. 372522. Si tratterebbe di somme trasferite dal Ministero del Lavoro quale quota nazionale prevista per finanziare il primo anno del Piano formativo destinato ai minori in obbligo scolastico.

La questione che sembra essere emersa in sede di manovra finanziaria è che complessivamente risulterebbero in bilancio, sui due capitoli richiamati, solamente 12 milioni di euro. In Finanziaria non risulterebbe inserita alcuna somma aggiuntiva per ripristinare quanto ripartito dal decreto dirigenziale riportato. Così come non risulterebbero stanziate le risorse pari al 25 per cento della quota regionale a valere sull’Avviso 19/2011 riguardante l’utilizzo di circa 65 milioni di euro necessari a finanziare i secondi, terzi e quarti anni del Fondo sociale europeo (seconda finestra anno scolastico 2012/2013). Si tratta di circa 15 milioni di euro che dovrebbero confluire sul capitolo di bilancio 717910.

Secondo indiscrezioni, diversi parlamentari del Pd (Partito che regge la maggioranza del governo Crocetta), preoccupati per il quadro finanziario poco confortante sull’Oif, ieri si sarebbero ‘mossi’ per verificare la destinazione della somma trasferita dal Ministero del Lavoro e la consistenza del cofinanziamento regionale per la seconda finestra dell’Avviso 19/2011. Vedermo come finirà.

In precedenti articoli abbiamo lanciato l’allarme sulla disattenzione del Governo regionale rispetto al segmento “etico” del sistema formativo. Dal quadro descritto, se non dovesse porsi rimedio, si prefigurerebbe il rischio di implosione del settore dell’Obbligo formativo.

Sulla tenuta del settore e sul futuro di circa due mila lavoratori, attendiamo l’approvazione del Bilancio e della Finanziaria per capire che fine hanno fatto questi soldi.

 

Giuseppe Messina

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