Formazione/ Unità dei lavoratori con chi ha firmato gli accordi-burla con Crocetta e Scilabra? Il rischio è perdere credibilità

QUALCHE RIFLESSIONE A POCHE ORE DALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DI DOMANI. DA PIÙ’ PARTI UNA VOCE UNIVOCA: TUTTI UNITI PER LA DIFESA DEL LAVORO. SARA’ COSI’? IN GENERE, CHI HA TRADITO UNA O PIU’ VOLTE…

Il settore della Formazione professionale ieri ha registrato una giornata di cocente sconfitta. Restano intatti i dubbi sulla reale volontà di alcune sigle sindacali di unificare il fronte della protesta dei lavoratori.

Quale unità dei lavoratori cerca chi è ubriaco di protagonismo, al punto tale da dimenticarsi che l’unica ragione della protesta è l’emergenza sociale di 8000 operatori senza stipendi e senza lavoro?

L’esperienza di lotta meritevole e fondamentale esercitata da gruppi di lavoratori liberi e svincolati dalle organizzazioni sindacali ha animato l’estate mantenendo accesi i riflettori sulle criticità della Formazione professionale siciliana.

Gruppi come quello delle ‘Vittime della rivoluzione crocettiana’ hanno tenuto testa al presidente della Regione, Rosario Crocetta, Nelli Scilabra.

Le iniziative dei lavoratori liberi, come ricordato in altra parte del giornale, hanno ‘costretto’ la politica ad anticipare la riapertura del Parlamento siciliano per una batteria di audizioni in Commissione Cultura e Lavoro che hanno tenuto alta la tensione ed il dibattito sull’emergenza sociale.

Registriamo come da più parti sia sentita la necessità di unificare i lavoratori e rafforzare i numeri della protesta.

Come mai soltanto adesso tutto questo interesse per coloro che da settimane scioperano e tengono alta l’attenzione sull’emergenza lavorativa?

A parte la Cisl – che nel corso della scorsa estate ha picchiato duro sul Governo – non abbiamo registrato prese di posizione di grande valenza politica.

Insistenti voci porterebbero a pensare che vi sia in atto un tentativo di dialogo per accorciare le distanze tra sindacati e lavoratori. Fatto che probabilmente infastidisce qualche altra sigla sindacale o movimento spontaneo che di far quadrato forse non ne sente la necessità.

Ed allora quale migliore occasione di avviare un ragionamento ‘sotto traccia’ a qualche ora dalla manifestazione dei lavoratori liberi di domani. Prove generali per far saltare la protesta?

Da qualche parte si sente dire che qualche sigla sindacale sarebbe pronta a fare un passo indietro e non aderire allo sciopero. Perché? È questa la maniera per mettere da parte ‘vecchi vizietti’ per il bene dei lavoratori e per il lavoro?

Qualcuno ci ha fatto sapere che sarebbe pronto un accordo per unificare il fronte dei lavoratori senza sigle sindacali. Sarà così’?

Per carità, tutto può starci, anche un cambio di rotta di sindacati e movimenti spontanei per il bene dei lavoratori e per la battaglia a difesa dei diritti. Aspettiamo per vedere prima di cantare vittoria.

Le critiche piombate sulla nostra redazione, in ordine ad alcuni articoli pubblicati nel corso della giornata di ieri, per certi versi, restano incomprensibili.

Le opinioni sono criticabili quanto si vuole, i fatti raccontano la verità.

Non è forse vero che le sigle sindacali, compresi i movimenti spontanei che esistono solo sulla rete, hanno a vario titolo sottoscritto accordi con il Governo di Rosario Crocetta? E cosa hanno ottenuto?

I lavoratori nulla. Sulle sigle sindacali non possiamo pronunciarci…

Non è forse vero che sindacati e movimenti spontanei sulla rete hanno condotto avanti la battaglia per l’aggiornamento dell’Albo, battezzato come l’ancoraggio per evitare il licenziamento, ma in 4000 sono oggi sospesi e ad un passo dal licenziamento?

Ancora: non è forse vero che, agli inizi del giugno 2013, è stato firmato un accordo Governo regionale-sindacati e associazione degli enti per evitare le sospensioni e gli esuberi? E’ stato raggiunto l’obiettivo?

Non ci sembra. Se poi sono stati raggiunti altri ‘obiettivi’ noi, beh, noi non li conosciamo.

Non è forse vero che, a fine settembre del 2013, è stato sottoscritto un accordo tra associazione degli enti formativi, sindacati e Governo regionale per garantire i livelli occupazionali agli ex sportellisti?

Obiettivo raggiunto? Non ci pare, se dallo scorso 23 aprile gli operatori ex Spartacus sono a spasso.

E’ stato sottoscritto un accordo il 5 agosto scorso per l’avvio della terza annualità dell’Avviso 20/2011 con tagli ulteriori e personale eccedentario che si aggiunge ai 4000 sospesi.

E’ forse partita la terza annualità? A noi non risulta.

Proseguendo: il personale eccedentario è stato garantito con strumenti di supporto al reddito? A noi non ci risulta.

Ci voleva molto a capire che tutti questi accordi erano solo prese in giro? Secondo noi, no. Eppure c’è chi ci ha creduto…

Dal versante del mondo sindacate e dei movimenti sulla rete, abbiamo registrato reazioni scomposte, ovviamente.

Tutti si proclamano distanti dal Governo Crocetta e dall’assessore Scilabra. Ma cosa hanno fatto, di concreto, per dimostrarlo?

Com’è possibile che in pieno clima politico da caccia alle streghe, con due mozioni di censura all’assessore Nelli Scilabra, i sindacati partecipano ad ulteriori riunioni inutili e perditempo senza che un solo euro viene cacciato fuori dal Governo Crocetta in favore dei lavoratori? Questo è un comportamento serio e coerente?

Insomma: a che serve – e, soprattutto, a chi serve – riaccreditare l’assessore Scilabra, quando il suo Partito – il PD – l’ha mollata?

Si dirà: Davide Faraone e Giuseppe Lupo continuano a difendere l’assessore? E chi sono Faraone e Lupo? rappresentano il PD siciliano? No. Al massimo, rappresentano se stessi.

Ragazzi, di cosa stiamo parlando?

Noi, per la nostra parte, parliamo di fatti e non di opinioni.

 

Giuseppe Messina

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