Formazione, sceneggiata professionale

da Antonio Spallino
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Quale sensazione si prova quando a distanza di tempo i fatti ti danno ragione? E’ una brutta sensazione. Ti vieni a trovare con uno stato d’animo frustato perché consapevole d’aver anticipato gli eventi che nessuno, almeno tra quelli che contano e possono, hanno voluto avversare. Non ci voleva tanto per capire come sarebbe andata a finire la Formazione professionale in Sicilia.

Non occorrevano doti particolari. Bastava conoscere la legislazione regionale e le direttive del Fse (Fondo sociale europeo). Bastava solamente avere buon senso. Bastava farsi carico delle necessità formative dei giovani siciliani. Era sufficiente riflettere sulla fine che avrebbero fatto gli ottomila operatori. Dispiace dirlo, né il Governo Lombardo, né le forze politiche, di maggioranza o d’opposizione presenti all’Ars, né i Presidenti delle associazioni degli Enti FORMA CENFOP, ma cosa ancor più grave, né i sindacati confederali sono stati capaci di guidare, accompagnare e condurre, durante questo difficile periodo, il sistema formativo regionale.

Presidente Lombardo e Dirigente Generale Albert: siamo a fine giugno e le attività dell’Avviso 20,che dovevo essere avviate contestualmente alla fine del PROF 2011, non sono ancora iniziate e chi sa quando inizieranno. Vi siete vantati e pavoneggiati che la Corte dei Conti aveva registrato l’Avviso 20. Ora vi accorgete che manca il decreto di finanziamento il quale deve anch’esso essere registrato dalla Corte dei Conti. Ora vi accorgete che occorre predisporre per ogni singolo Ente un apposito decreto di finanziamento che deve passare dal vaglio della stessa Corte dei Conti.

Presidente Lombardo e Dirigente Albert questa è la vostra riforma della formazione? Per non parlare del Vademecum per l’attuazione degli interventi che prevedono l’adozione di unità di costo standard. Ma vi sembra corretto aver previsto “salvo diversa previsione dell’amministrazione concedente, prima dell’avvio dell’attività corsale, deve essere obbligatoriamente perfezionato il processo dell’accreditamento”. Ma state scherzando? Dite sul serio? Come si può inserire in una graduatoria definitiva un Ente che non è stato ancora accreditato?

Come è possibile leggere, sempre nel vademecum, l’eventuale rinvio di adempimenti, a salvo diversa previsione dell’amministrazione concedente? Non vorrei sbagliarmi, ma questo vostro modo di procedere risponde pienamente al famoso detto “fatta la legge si trova l’inganno”.

Presidente Lombardo e Dirigente Albert:  le regole sono regole e sono uguali per tutti. Trovo, poi, sempre nel vademecum, una ventina di pagine tutte dedicate alla modalità d’iscrizione, selezione, dimissioni degli allievi, modalità di tenuta dei registri ecc. ecc . Per carità, tutte cose importanti. Peccato che vi siete dimenticati di rendere obbligatoria l’annotazione sui registri di quante volte gli allievi chiedono di andare in bagno.

Smettiamola, siamo seri. E’ questa la vostra riforma? Pensate voi che continuando per questa strada la qualità del servizio formativo possa raggiungere risultati soddisfacenti? Avete omesso o vi siete dimenticati ad esempio, come già prevedevano le precedenti disposizioni amministrative regionali, l’obbligatorietà per gli Enti di assegnare ad ogni modulo formativo una percentuale del monte ore complessivo del corso. Con tale previsione negli anni passati si è potuto raggiungere un ottimo risultato che sotto il profilo dei programmi didattici ha uniformato il sistema.

Ora ogni Ente è libero di fare quello che gli pare. Può cosi capitare che in corso le ore distante alla pratica siano inferiore a quelle teoriche. Bel risultato. E che dire poi delle previsione tassative di avviare le attività corsali entro 40 giorni dalla pubblicazione delle graduatoria? Presidente e Dirigente vi rendete conto di quello che disponete? Io non so se voi avete dei figli. Ma far frequentare ad un giovane di sedici o diciotto anni la scuola in questo periodo è un’impresa difficile, per non dire impossibile. Com’è pensabile dare corso a questa vostra disposizione entro il quattro di agosto? Cosa devono fare gli Enti per trovare gli allievi ? Devono forse perlustrare le spiagge dell’Isola ? Quanto a poi alle modalità di erogazione delle somme, poveri Enti.

Ma ancor più poveri gli operatori che quasi certamente non riceveranno un euro prima di tre o quattro mesi, bene che vada.

Presidente e Dirigente correggetemi se sbaglio .

 

Redazione

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