Formazione professionale: Spartacus, esempio di come il Governo sconfessa se stesso

DECINE DI LAVORATORI DIPENDENTI DI ENTI FORMATIVI TRASFERITI DAL CIAPI AL DIPARTIMENTO FORMAZIONE PROFESSIONALE: PER FARE COSA? I CHIARIMENTI CHIESTI DA PDS/PMA SU 200 LAVORATORI ESCLUSI

Lavoratori in cerca di una scuola pubblica che possa ospitarli, altri sistemati presso il Centro per l’Impiego sotto casa ed i più fortunati, quelli con i Santi in Paradiso, dislocati al dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale. Il progetto Spartacus convince sempre meno e solleva sempre più dubbi e perplessità.
Interrogativi che adesso non riguardano più i criteri adottati per la redazione dell’Avviso pubblico di reclutamento del personale e neanche la griglia del punteggio per l’idoneità assegnata ai vincitori. Quel che più allarma oggi è la scelta dei vertici del Ciapi, o forse della dottoressa Anna Rosa Corsello, o, peggio ancora, dell’assessore Nelli Scilabra, di mettere in mano a decine di lavoratori provenienti dagli enti formativi e transitati al Ciapi, attraverso il progetto Spartacus carte, pratiche, documenti sensibili.

Ci sarebbero lavoratori assegnati al Servizio programmazione che si occupa dell’emissione dei decreti di finanziamento relativi alla seconda annualità dell’Avviso 20/2011. Ci sarebbero lavoratori destinati al Servizio gestione che emette i mandati di pagamento in favore degli enti formativi, e quindi dei diretti datori di lavoro. Ci sarebbero anche lavoratori assegnati al Servizio programmazione Oif ed altri ancora al Servizio gestione Oif, entrambi impegnati ad emettere decreti di finanziamento e titoli di spesa destinati agli enti formativi.
Quindi ci sarebbero lavoratori degli enti formativi dislocati in posti strategici, alcuni dei quali parteciperebbero alla formazione dei mandati di pagamento. E se qualcuno di questi avesse anche l’accesso al Sic per il caricamento del mandato di pagamento? Un paradosso che metterebbe a nudo la pericolosita’ delle scelte adottate.
Il Governo regionale pare avere perduto la bussola della razionalità nelle scelte, compiute in difformità delle leggi e delle regole, violandole sistematicamente. Una maniera per sconfessare se stesso, altro che legalità!

E poi, chi ha controllato quali obiettivi prevede il progetto Spartacus e se gli stessi siano perseguibili attraverso l’utilizzo di personale presso l’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale? E che bisogno c’era di tale personale in assessorato dato che un centinaio di dipendenti e dirigenti regionali qualche mese fa sono stati “cacciati” perché in esubero?
La verità è che a distanza di due mesi il clima intorno al maldestro trasferimento dei mille e 800 lavoratori al Ciapi di Priolo non è mutato. Dall’accordo del 26 settembre 2013 tra Governo regionale e parti sociali ad oggi si sono sommati errori a disattenzioni e disapplicazioni di norme e regole pattizie. Adesso anche il possibile conflitto di interessi, un vero e proprio abuso che si potrebbe intravvedere nella sequela di decisioni adottate dall’assessore Scilabra, dalla dottoressa Corsello e, in generale, dal Governo regionale.

Non è tutto. E’ inquietante il silenzio calato sulle graduatorie definitive formulate su base provinciale per l’avvio del progetto Spartacus. Elenchi definiti sulla scorta della sommatoria numerica dei parametri indicati dall’avviso di reclutamento su cui in tanti non conoscono numeri, nominativi e motivi delle esclusioni. Sulla vicenda è tornata a discutere la Commissione Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana.
Commissione che si è riunita ieri proprio per tornare a discutere sul futuro dei lavoratori degli Sportelli multifunzionali, che rimane fortemente a rischio. Ha partecipato, ed è stata una novità, visto il trend impressionante di assenze a precedenti audizioni, l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede. Presenti anche la direttrice del Ciapi di Priolo, Luciana Rallo ed al il presidente, Egidio Ortisi, già parlamentare del PD.
Nel corso dell’incontro i deputati del gruppo PdS-Mpa e componenti della Commissione Lavoro all’Ars, Giovanni Greco e Giovanni Lo Sciuto, hanno chiesto al rappresentante del Governo e ai referenti dell’ente di formazione della Regione siciliana chiarimenti in merito ai criteri di assegnazione dei lavoratori degli Sportelli multifunzionali coinvolti nel progetto Spartacus. Interrogativo che meriterebbe, dopo due mesi, una risposta esaustiva.
L’assessore e i vertici del Ciapi, invece, tanto per cambiare, si sono riservati di verificare le problematiche. In perfetta linea col comportamento del Governo Crocetta si cerca solamente di guadagnare tempo e rinviare ogni risposta. E poi c’è un’altra tegola che si è abbattuta sulle procedure di reclutamento e assunzione al Ciapi e sulla quale gli esponenti del PdS/Mpa hanno sollevato la questione.
“Chiediamo – hanno affermato i parlamentari autonomisti di Sala d’Ercole – chiarimenti anche sulla tutela dei dipendenti degli Sportelli assunti dopo il 2008, esclusi dal progetto Spartacus, in quanto non in possesso del requisito dell’iscrizione all’Albo della Formazione professionale e sostituiti dai lavoratori provenienti dall’ambito degli Interventi formativi. In merito chiediamo lumi – hanno aggiunto – in relazione ai criteri di scelta di quest’ultimi”.
Non è la prima volta che gli esponenti autonomisti chiedono chiarimenti sull’esclusione dei lavoratori, senza ottenere le dovute risposte. “Si tratta -hanno sottolineato Greco e Lo Sciuto – di circa 200 persone il cui destino è in bilico, molti dei quali madri e padri di famiglia che hanno prestato servizio per anni e che adesso si ritrovano senza un lavoro. Per questo – hanno concluso – chiediamo al presidente Crocetta di agire per come ha sempre professato, e cioè tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.

Un papocchio conclamato che alimenta il contenzioso con la Regione siciliana che rischia di assume contorni davvero preoccupanti.

Giuseppe Messina

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