Formazione professionale/ Marco Falcone: “A rischio 50 milioni di euro di fondi Ue”

NON USA MEZZI TERMINI IL CAPO GRUPPO DI FORZA ITALIA: “LA DIRIGENTE GENERALE ANNA ROSA CORSELLO HA FALLITO”

Attacco frontale del capo ruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, sulla gestione fallimentare della formazione professionale da parte del dirigente generale, Anna Rosa Corsello.

Indubbi i ritardi nella programmazione delle attività delle tre filiere: Obbligo formativo, Servizi formativi e Interventi formativi. La dottoressa Corsello avrebbe potuto e dovuto sfruttare il triplo ruolo di Autorità di gestione del Fondo sociale europeo e di dirigente generale sia del dipartimento Formazione professionale, sia del dipartimento Lavoro. Tre ruoli apicali che, al di là di un cospicuo guadagno legato alle grandi responsabilità, avrebbero dovuto metterla nelle migliori condizioni per riorganizzare, con un solo centro decisionale, il sistema formativo regionale, che ahinoi, invece, è al collasso.

E’ forte la denuncia di Falcone sul rischio che la Regione debba restituire all’Europa ben 50 milioni di euro, a causa del mancato pagamento degli enti di formazione e quindi dei lavoratori. Il caso dell’Aram IeFp Catania, con un’arretrato di 27 mensilità sulle attività dell’Obbligo formativo ne è la più schiacciante testimonianza.

Anche sull’Albo dei formatori e non formatori il capogruppo berlusconiano al Parlamento siciliano è fortemente critico.

Riportiamo di seguito la dichiarazione al vetriolo di Falcone.

“La formazione professionale siciliana gestione Crocetta? Un completo caos – afferma Falcone – lavoratori abbandonati al loro destino, senza stipendio, famiglie sul lastrico, enti in fallimento. Condivido in pieno la presa di posizione della Cisl nei confronti della dirigente Corsello – precisa – per la sua manifesta incapacità di mettere ordine al settore”.

“Si è infatti passato da un sistema torbido e poco trasparente, ad un altro dedito alla macelleria sociale – chiarisce il capo gruppo forzista all’Ars – nei fatti, la dirigente Corsello con il passare dei giorni, è diventata interprete distorto dei propositi pubblicitari del governatore, in via di principio validi”.

“Il fallimento è sotto gli occhi di tutti – prosegue Falcone nella sua feroce disamina – e sono i numeri a parlare: decine di Enti, per dirne alcuni Ancol, Iraps, Anfe Catania, Lumen, Aram, Ial Sicilia, Cefop, hanno ricevuto la revoca dell’accreditamento e pur avendo espletato in alcuni casi il 70 per cento delle attività corsuali si sono visti negati le relative spettanze, 2500 lavoratori sono tra coloro che sono sospesi senza la garanzia di alcun tipo di ammortizzatore sociale”.

“Ma non è tutto. L’inettitudine del dirigente Corsello – tuona Falcone – rischia di obbligare la Regione a restituire all’Europa ben 50 milioni di euro, a causa del mancato pagamento degli enti di formazione”.

“Stendiamo inoltre un velo pietoso sull’Albo dei formatori e dei non formatori – sottolinea l’esponente di FI – ancora in via di completamento, dal quale sono state tagliate fuori persone che hanno ricevuto un semplice avviso di garanzia”.

“Mi piacerebbe porgere una domanda alla dottressa Corsello – dice Falcone – anche lei indagata per peculato: se venisse domani sollevata dal suo incarico senza essere ancora stata giudicata colpevole dalla Corte di un Tribunale, come reagirebbe?”

“Mercoledì 2 luglio alle ore 11,00 all’Ars – conclude Falcone – Forza Italia terrà una conferenza stampa sul tema per denunciare con più forza il disastro causato da Crocetta e dai suoi fedelissimi dirigenti”.

Nota a margine

Forse la dottoressa Anna Rosa Corsello dovrebbe prendere atto che non è solo la Cisl siciliana che critica il suo operato…

 

Giuseppe Messina

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