Formazione, perché istituire un Provveditorato

Dai sindacati Cobas Cobas-Scuola Formazione Professionale e Cub – Scuola Formazione Professionale riceviamo la proposta di riforma del settore trasmessa ieri al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra e ai presidenti dei gruppi parlamentari all’Assemblea regionale siciliana. Dal contenuto del documento evidenziamo diversi punti che accomunano i Comitati dei lavoratori con parte del mondo sindacale (Snals Confsal, Unione Lavoratori Liberi).

Un ulteriore contributo al dibattito lanciato dalla nostra testata che sta riscuotendo interesse per via dei contributi che giungono in redazione da più parti. Evidenziamo come le proposto provenienti dai lavoratori o da sigle sindacali organizzate, o anche dalle organizzazioni degli Enti formativi rispecchino idee chiare e fattibili.

 

Istituire il Provveditorato, o Agenzia, della Formazione Professionale in Sicilia, con diramazioni territoriali atte al funzionamento e alo snellimento delle procedure. Il Provveditorato dovrebbe rispondente direttamente all’assessorato alla Istruzione e alla Formazione professionale. Vediamo con quali compiti.

Struttura con compiti di gestione del personale e di tutte le risorse economiche del sistema, con un organico proveniente da quota parte del personale della Formazione attualmente in mobilità, licenziati o in forza ai Centri di formazione (che resterebbe inquadrato nell’ambito del Ccnl di categoria): operazioni possibili attraverso il monitoraggio delle professionalità esistenti nel sistema o attraverso la riqualificazione degli operatori.

In riferimento alla gestione organizzativa e amministrativa del personale occorre introdurre il controllo e l’ottimizzazione delle spese di gestione, oltre che la progettazione, valutazione e verifica degli interventi formativi.

 

Tra i compiti specifici:

Gestione organizzativa e amministrativa del personale;

attivazione e l’utilizzo dell’Albo dei Formatori L.24/76, per la gestione e la verifica dell’ottimizzazione dell’organico dei Centri di Formazione;

assegnazione del personale ai Centri di Formazione, garantendo prioritariamente la continuità lavorativa nella sede di provenienza, seguendo criteri di dotazione del personale, ripristinando o rideterminando la corretta corrispondenza tra le ore di intervento formativo e la dotazione di personale, in coerenza con il Ccnl di categoria ;

per rispondere alle necessita di profili professionali nuovi o mancanti nella dotazione dell’Albo dei Formatori, si provvederà ad attivare corsi di riqualificazione del personale.

In ogni caso, ogni futura necessaria integrazione del personale, non più attingibile dall’Albo, sarà soddisfatta attingendo alle graduatorie del personale della scuola (tecnico, ausiliario, amministrativo e didattico).

Gli Esperti esterni qualificanti il Progetto Formativo, saranno indicati dalle Università, dal mondo delle imprese, attraverso apposite convenzioni, nell’ottica del massimo della professionalità e del minor costo possibile.

Previa verifica dei prospetti presentati dai Centri di Formazione, si provvederà al pagamento delle retribuzioni spettanti al personale, e degli oneri relativi, attraverso apposita convenzione con strutture idonee.

 

Controllo e Ottimizzazione delle spese di Gestione

Attraverso l’identificazione in ambito regionale dei bisogni (materiale didattico collettivo ed individuale, materiale logistico), attiverà gli strumenti già esistenti (l’Albo unico dei fornitori della Regione Sicilia, (vedi Decreto assessoriale n.7186 del 6 Sett. 2007) nell’ottica della trasparenza ed economia della spesa.

Attraverso apposite convenzioni con i Comuni, con le scuole o università, o con altri soggetti della pubblica amministrazione, o attingendo agli immobili sequestrati alla mafia, identificherà appositi locali funzionali allo svolgimento delle attività formative, con ingente risparmio di risorse finanziare.

Attraverso l’acquisizione degli inventari dei Centri di Formazione, costituire l’inventario Generale di tutti i beni strumentali e logistici presenti in tutto il sistema formativo regionale.

 

Progettazione – valutazione – verifica degli interventi formativi

Particolare sezione della nuova struttura, avrebbe il compito, utilizzando le figure di sistema già esistenti nel personale dei servizi formativi (orientatori – valutatori – progettisti), di progettare, valutare e ottimizzare tutto l’impianto formativo in Sicilia, utile alla Formulazione del Piano Formativo Regionale.

La presenza radicata nel territorio, la conoscenza acquisita nel campo dagli orientatori e valutatori costituirebbe, per i progettisti, valido strumento per la formulazione dei Progetti Formativi dei vari Centri di Formazione, in stretta corrispondenza alle necessità del mercato del lavoro, della scuola, dei bisogni sociali del territorio e delle particolari vocazioni e peculiarità dei diversi soggetti, con una visione d’insieme, di indirizzo, e di raccordo centrale.

In sinergia con Le Direzioni Scolastiche contribuire all’Anagrafe Scolastica.

L’utilizzo funzionale di queste figure di sistema, supportato da piattaforme realmente rispondenti ai bisogni di analisi, elaborazione, su criteri indicati dagli addetti ai lavori, possono essere progettate ed autogestite dalle figure professionali competenti già presenti nel personale del sistema formativo, abbandonando piattaforme informatiche costose e poco funzionali, attualmente in uso .

 

Nell’immediato chiediamo un intervento urgente dell’assessore per sollevare le criticità che hanno bloccato il sistema formativo.

Una parte fondamentale della riforma deve stabilire i ruoli e le caratteristiche degli Enti.

Un sistema in cui gli Enti si caratterizzino per il loro impegno sociale, non più come gestori di corsi, contribuendo, insieme alle altre parti sociali, alla progettazione e verifica dell’attuazione degli scopi Formativi.

Nell’immediato riteniamo che sia necessaria una severa verifica della correttezza amministrativa e contabile degli Enti di Formazione professionale e della esatta corrispondenza dei requisiti necessari per l’accreditamento degli stessi.

Snellire ed accelerare le pratiche necessarie a consentire il pagamento delle retribuzioni al personale senza ritardi;

Emanare una nota agli Enti Gestori, in cui si chieda loro di comunicare entro il 10 di ogni mese l’avvenuto pagamento della retribuzione del mese precedente o la dovuta motivazione in caso contrario;

Far sì che l’amministrazione si faccia carico del pagamento del Durc (Documento unico di regolarità contributiva, recuperando successivamente le somme dal finanziamento.

Attivare un piano straordinario di intervento a favore di tutti i lavoratori licenziati, per un rapido rientro in attività lavorativa.

 

Giuseppe Messina

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