ANCHE IL BANDO RIPROPOSTO OGGI SI RIVOLGE A UNA PLATEA DI 8 MILA SOGGETTI E NON AI MILLE E 800 DEGLI ABOLITI SPORTELLI. ED E’ GIA’ UNA FORZATURA MOLTO DISCUTIBILE CHE TRA I REQUISITI RICHIESTI CI SIA L’ISCRIZIONE ALL’ALBO. CERTE PAROLE PRONUNCIARE OGGI ALL’ARS DAL VICE CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA LASCIANO DI STUCCO
L’ammettiamo: siamo rimasti allibiti nell’ascoltare l’intervento di oggi, a Sala d’Ercole, dell’onorevole Angelo Figuccia, vice presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia. La parte dell’intervento che ci ha lasciato di stucco riguarda la formazione professionale e, in particolare, il futuro degli ex sportellisti.
“Ancora non abbiamo capito – ha detto Figuccia – se il bando che oggi il Ciapi di Priolo ha pubblicato riguardi i circa mille e 800 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, o se riguarda altri soggetti”.
Ora, che qualche alto burocrate regionale – con la sponda di alcuni sindacalisti senza scrupoli – giochi sull’ambiguità, lasciando credere ai circa mille e 800 ex sportellisti che ci possa essere un bando, con i fondi dell’Unione europea, tutto per loro, già è squallido. Ma che nella sede del Parlamento siciliano si lasci intendere a mille e 800 persone che sono state licenziate che il Ciapi possa ‘confezionare’ bandi su misura per loro è semplicemente incredibile!
Il Ciapi non può predisporre bandi pre-confezionati. Anche il bando che è stato riproposto oggi – che si rivolge a circa 8 mila soggetti – a nostro modesto avviso presenta una forzatura che potrebbe renderlo nullo.
Ci riferiamo, in particolare, al requisito relativo all’iscrizione all’Albo. A che titolo un bando pubblico, finanziato con i soldi pubblici, promanato da un soggetto che dovrebbe essere pubblico restringe l’ambito della partecipazione a una sola categoria di soggetti?
A nostro modesto avviso, il Governo regionale nel suo complesso e i vertici amministrativi del dipartimento della Formazione professionale dovrebbero uscire dall’ambiguità e smetterla di raccontare bugie.
Il Governo – con l’avallo delle organizzazioni sindacali che non hanno battuto ciglio – ha licenziato quasi mille e 800 persone. Con la connivenza delle stesse organizzazione sindacali li prende in giro, dicendo che con i bandi comunitari verranno riassunti. Bugie allo stato puro.
Ribadiamo: lo stesso bando ripresentato in queste ore dal Ciapi di Priolo è una forzatura. Bruxelles potrebbe obiettare molto sulla restrizione a circa 8 mila soggetti.
L’onorevole Figuccia – che probabilmente è attore di questa ‘sceneggiata’ – se ne faccia una ragione: non ci possono essere bandi comunitari su misura. Né per gli ex sportellisti, né per altri lavoratori della formazione professionale.
Lo diciamo non perché abbiamo qualcosa contro gli ex sportellisti o contro i dipendenti della formazione in difficoltà: al contrario, lo diciamo per metterli in guardia dalle prese in giro, che notiamo continuano a imperversare con l’avallo di sindacati che non difendono i lavoratori e con la ‘benedizione’ di parlamentari che raccontano favole.
Agli ex sportellisti e, in generale, ai lavoratori della formazione professionale siciliana diciamo: nella battaglia politica e sociale per il lavoro i risultati si ottengono lottando seriamente, non illudendosi che arriveranno bandi comunitari ad hoc.
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