La formazione professionale della Sicilia vive il momento più difficile dal 1976 ad oggi. Erano i tempi in cui il Legislatore siciliano dotava la nostra Isola, prima regione in Italia, di uno strumento legislativo che introduceva l’affidamento, mediante sovvenzione pubblica, dell’erogazione delle attività formative a Enti strumentali, in possesso di specifici requisiti. Erano tempi in cui la politica era lungimirante e possedeva idee, coraggio e capacità di incidere per il bene della società siciliana.
Oggi, a distanza di trentasette anni, seppur nella consapevolezza del mutamento del mercato del lavoro, è cambiato il modo di fare politica. Registriamo un impoverimento del rapporto tra politica e bene comune che si ritorce sui settori più sensibili. Tra questi la formazione professionale rivendica un ruolo di primo piano.
Troppo vicina al potere politico, troppo esposta al clientelismo e sovradimensionata. Osservando il sistema nella sua interezza emerge una sorta di “secchezza decisionale”. Non si tratta solamente di crisi di identità ma anche disorientamento, incompetenza e inadeguatezza. Tutti disvalori che contraddistinguono, almeno ad oggi, l’atteggiamento del Governo regionale, incapace di produrre una proposta valida e attuabile.
Eppure, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, non ha disdegnato di avvalersi di esperti e consulenti. L’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, come l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, non hanno perso l’occasione di comporre i propri uffici di gabinetto di esperti di settore a suon di quattrini. Nonostante questo lauto investimento, poco è stato prodotto. Sono trascorsi circa sei mesi dallinsediamento del Governo regionale e nulla è accaduto.
O meglio, qualcosa possiamo segnalarla. Un coerente atteggiamento verso il ripetuto rinvio su tutto e su tutti. Un Governo regionale che sembra dilettarsi nel riscontrare il fronte sindacale disunito. Forse all’esecutivo sarà sfuggito un aspetto. Nonostante le divergenze, tutti i sindacati hanno a cuore il futuro del settore e la tenuta dei livelli occupazionali. Le favole, continuamente somministrate a destra e a manca, affossano sempre più un settore strategico per la tenuta del “Sistema Sicilia”. Farebbe bene il presidente Crocetta a mettere a punto un sistema di relazioni sindacali proteso verso la concertazione, suddividendo le responsabilità e condividendo le migliori scelte possibili, tenuto conto della scarsità delle risorse.
La politica, rappresentata all’Assemblea regionale siciliana, farebbe bene a rivedere l’approccio col ruolo istituzionale, evitando di apparire troppo attaccata alla Tabella H di turno. Rispolverare il senso comune può aiutare gli attori del sistema a ritrovarsi per affrontare scelte difficili, ma non impossibili. Non è più accettabile un comportamento superficiale e inadeguato dei rappresentanti del Governo regionale. La vertenza della formazione professionale rischia di uscire dai binari del confronto per scemare verso l’imbuto della reazione scomposta.
L’ennesimo appello della Uil lascia trasparire l’incapacità del Trio dei sogni e dei rinvii”, CSC (Crocetta, Scilabra, Corsello), a trattare una materia complessa e delicata come quella della formazione professionale. Da qualche settimana la posizione della nostra testata giornalistica non è più isolata: sono in tanti, oggi, a sottolineare, in forme e contenuti diversi, ciò che riportiamo da fin troppo tempo sui propositi di un’azione di governo inesistente, lontana dai veri bisogni dei lavoratori, degli allievi e delle famiglie.
Sembra quasi che l’esecutivo sia sempre distratto da qualcosa di più importante. Le elezioni politiche nazionali dello scorso febbraio prima, il giudizio civile sulla questione delle integrazioni al finanziamento erogate negli anni tra il 2005 e il 2010 a trentacinque Enti formativi, dopo. Una maniera, insomma, per glissare sempre e comunque ogni occasione di confronto, approfondimento, contrapposizione sulle questioni vere che misurano la volontà politica di un Governo nel trovare le soluzioni a garanzia del lavoro e dei lavoratori.
Crocetta & Company sembrano agire al contrario: ad ogni passo in avanti ne seguono tre indietro. Un Governo che sembra emulare il gambero del Mediterraneo (parapenaeus longirostris ) che, nel suo habitat marino, si muove agilmente all’indietro.
Alcuni esempi. Perché ostinarsi a non finanziare la seconda annualità dell’Avviso 20/2011 in assenza di soluzioni alternative e in presenza di un finanziamento dedicato? Cosa intende fare il presidente della Regione, Crocetta, dei 286 milioni stanziati per la prosecuzione del citato Avviso? Perché ripristinare la cosiddetta mobilità interna, prevista dalla circolare assessoriale n.10 del 1994 senza appostare risorse sufficienti nel Fondo di garanzia, disciplinato dalla legge regionale n.4 del 16 aprile 2003, lasciando i lavoratori senza sostegno al reddito? Perché non disincentivare l’utilizzo della procedura di licenziamento prevista dalla legge n.223 del 23 luglio 1991?
Ancor. Perché non finanziare la prosecuzione delle attività degli Sportelli multifunzionali fino al 31 dicembre 2013 e sviluppare un progetto per la continuità lavorativa per i successivi tre anni? Cosa intende fare il Governo regionale dei 19 milioni di euro previsti nella priorità VII “Governare il mercato del lavoro” di cui al Piano giovani? Perché non riequilibrare il rapporto finanziario tra fondi nazionali e regionali per garantire lo svolgimento delle prime annualità dell’Obbligo formativo e rifinanziare le seconde, terze e quarte annualità, di cui all’Avviso 19/2011 (in scadenza al 31 dicembre prossimo)?
Sono tanti gli interrogativi che osservatori, lavoratori e gente comune si pongono e per i quali il Governo Crocetta si ostina a restare sordo.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa della Uil che segue lo sciopero dello scorso 10 maggio.
Questo atteggiamento peronista dell’assessore alla Formazione professionale è inaccettabile oltre che mortificante per i lavoratori che, senza stipendio ormai da un anno, non meritano provocazioni verbali prive di contenuto realmente propositivo per una riforma condivisa della formazione professionale.
Le dichiarazioni della Scilabra sembrano fatte da una che non ha partecipato alla riunione di giorno nove in Presidenza. Cgil, Cisl, Uil non hanno espresso affatto soddisfazione all’incontro ed hanno subito scritto un documento diffuso con tutti i mezzi d’informazione, anche su twitter.
Non sono le dichiarazioni di buona intenzione, puramente verbali che da mesi l’Assessore ripete sulla stampa e negli incontri pletorici che possono determinare il concreto cambiamento. Infatti anche nell’incontro di qualche giorno fa era evidente che non riescono ancora perfino a garantire la regolarità del funzionamento degli uffici per sbloccare le procedure ed effettuare i pagamenti agli Enti in regola, in modo da consentire di pagare gli stipendi arretrati.
E’ grave che ancor oggi di fronte alle reiterate richieste delle organizzazioni confederali di stipulare e sottoscrivere un protocollo contenente tutti gli impegni, tutti gli strumenti, tutte le procedure e le coperture finanziarie, gli Assessori competenti (assessorato Formazione e assessorato Lavoro) sfuggano alle loro responsabilità, evitando di convocare gli incontri per raggiungere materialmente l’accordo, ma invece si limitano a convocare in prossimità dello sciopero per rabbonire e tentare di fermare la protesta come se il dissenso dei lavoratori fosse strumentale.
Restiamo in attesa di fatti concreti, rispettosi delle funzioni sociali ricoperte e in tempi compatibili con la gravità della situazione. Solo in presenza di un vero accordo e risposte concrete ci riterremo soddisfatti.
Intanto annunciamo per il prossimo giovedì 16 maggio, lo sciopero generale del settore della Formazione professionale che le tre organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno appena deciso di proclamare per organizzare una manifestazione regionale che si terrà a Palermo con corteo da Piazza Marina a Palazzo d’Orleans mentre i 1.800 lavoratori degli Sportelli Multifunzionali si asterranno dal lavoro già a partire da lunedì 13 c.m (cioè da domani).
Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…
Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…
Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…
Incidente stradale sulla strada statale 188, all'altezza di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano. Nello scontro…
Mettiamo in circolo le buone abitudini. Il riciclo delle bottiglie in Pet è fondamentale nella…
Nuovo furto con spaccata a Palermo. Stavolta a subire il furto è stato il locale…