Formazione, mille posti di lavoro a rischio

Formazione professionale in Sicilia: a rischio un migliaio di posti di lavoro. La ‘tempesta’ si abbatterebbe sul personale subordinato impegnato nelle attività formative. E’ l’ennesimo papocchio dell’Avviso 20/2011? Almeno così pare, a giudicare dalle segnalazioni pervenute in redazione.

Dall’elenco relativo ai decreti registrati alla Corte dei Conti risulta che l’ultima registrazione e conseguente modifica è avvenuta il 9 novembre 2012. Poiché le notifiche avvengono per PEC e secondo le disposizioni relative all’Avviso 20, sono richiesti 40 giorni per l’avvio delle attività. Cosa succederà agli Enti che ancora non hanno avviato i corsi?

Abbiamo già segnalato il “gioco delle tre carte” nella gestione dell’Avviso 20. Oggi la vicenda riportata pare un vero e proprio “gioco di prestigio” che strabilierà i poveri e sventurati operatori in possesso di anzianità ultra ventennale.

Va ricordato che le prime annualità ascrivibili alle attività formative dovrebbero concludersi entro il 7 giugno 2013. Se si pensa che, mediamente, i formatori sono impegnati per 28/36 ore settimanali, c’è il rischio concreto che a marzo/aprile esauriranno il monte ore assegnato con incarico (800 ore). Si può ipotizzare che gli Enti sospenderanno i formatori che non saranno impegnati in attività di formazione frontale. Potranno, in tal modo, ricorrere ad esperti che saranno disponibili a svolgere anche 40 ore settimanali (numero max di impegno settimanale consentito dal vademecum) con un costo medio di 20 euro lorde e con un considerevole risparmio per gli stessi Enti gestori.

Neanche il personale amministrativo gode di un futuro migliore. Si intravede, semmai, un grosso pericolo per questi operatori che, sempre per la politica del risparmio e per utilizzare le economie nel saldare debiti pregressi all’Avviso 20, sicuramente saranno sospesi a partire da gennaio/febbraio 2013.

Si sta utilizzando all’interno dell’attività relativa all’Avviso 20 la più variegata “fauna” specialistica (sarebbe importante verificare quanto di specialistico è in possesso di costoro). Si ignorano così gli incarichi aggiuntivi previsti espressamente dal vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl).

Gli Enti gestori, invece, ricorrono agli ‘amici’, addirittura a pensionati o, meraviglia delle meraviglia, a turisti della consulenza che giungono (chissà perché) da Messina e provincia…

Il personale in mobilità, sospeso, licenziato o in Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd) di Cefop, Anfe, Iraps, Ancol, etc. non viene impegnato nelle attività formative dell’Avviso 20, preferendo, almeno così sembra, la “fauna” appartenente al sottobosco politico messinese.

Tante, insomma, le indiscrezioni che circolano. Voci che, se dovessero rispondere a verità, darebbero luogo a nuove tensioni in un comparto già fin troppo lacerato dalle inefficienze.

Pare che la prossima settimana un tavolo tecnico alla presenza del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dovrebbe essere costituito con la presenza delle componenti sociali. Diverse le vedute tra le tante anime sindacali. Qualcuno addirittura parla della legge regionale 24 del 6 marzo 1976 incostituzionale e superata. Se il buon giorno si vede dal  mattino…

Avviso 20, primi pagamenti con il ‘gioco delle tre carte’

 

Giuseppe Messina

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