Formazione/ L’ufficio stralcio? Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare. Con i pesci, in mezzo all’onde, ci vogliamo divertir…

Negli uffici dell’assessorato regionale alla Formazione professionale sarà ricordata come l’estate dell’immobilismo amministrativo. La riprova dell’inefficiente funzionamento di questi uffici, che sono l’immagine dello sfascio della Regione siciliana di Rosario Crocetta, è testimoniata da quanto accaduto qualche giorno fa. Vediamo i fatti.

L’ufficio stralcio è stato istituito, presso questo assessorato, per accelerare le pratiche. La novità ha coinciso con il trasloco della sede del dipartimento regionale Formazione professionale dalla sede di via Ausonia a quella di Corso Calatafimi. Il trasferimento si è concluso, ma l’ufficio stralcio non funziona ancora. Saranno tutti i ferie? Ci si chiede: si può non garantire un sacrosanto diritto? Siamo sicuri che tutti gli uffici pubblici chiudono per ferie? Non ci risultata.

Una seria programmazione del funzionamento degli uffici pubblici, con la turnazione del piano ferie, dovrebbe garantire la presenza di personale adeguato alla prosecuzione dell’attivita. Ed invece, scatoloni e carrettoni, da due mesi, giacciono comodamente da qualche parte nei locali della nuova sede dell’assessorato regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale.

Ovviamente i ritardi nell’emissione dei mandati di pagamento in questo clima ne sono la logica conseguenza. Riportiamo il fatto accaduto e che testimonia quanto sia difficile nella Sicilia della “rivoluzione copernicana” di impronta crocettiana ottenere risposte dagli uffici pubblici.

All’utenza recatasi lo scorso mercoledì negli uffici, giorno di ricevimento al pubblico, non è rimasto che constatare il nulla.

Lo scorso mercoledì, infatti, giornata dedicata al ricevimento del pubblico, alcuni titolari di enti formativi, giunti da mezza Sicilia per avere notizie sui mandati di pagamento, sono rimasti all’asciutto. Sì, perché nei nuovo locali dell’Ufficio gestione dell’assessorato regionale per la Formazione professionale di Corso Calatafimi, angolo viale Regione siciliana, non c’era nessun funzionario o impiegato per fornire risposte sui ritardati pagamenti.

E’ accaduto un po’ come per i tanti automobilisti dell’Isola che si chiedono perché così spesso i lavori sulla carreggiata delle autostrade debbano essere realizzati in estate, quando sono più affollate. L’interrogativo senza risposta tra gli operatori del settore è come mai dopo la sua straordinaria costituzione a giugno, l’Ufficio stralcio di questo assessorato, nato proprio per risolvere l’emergenza dei mandati di pagamento accumulati da gennaio ad oggi, a causa della rotazione dei dirigenti, abbia dovuto subire prima un trasloco e poi una lunga chiusura per ferie fino al prossimo 26 agosto. (a destra, un’immagine dell’ufficio stralcio dell’assessorato alla Formazione professionale della Regione siciliana senza ombrellone…). 

Eppure sull’accelerazione dei pagamenti proprio il presidente della Regione, Rosario Crocetta, più volte aveva rassicurato parti sociali e lavoratori. Cosa sia successo e perché escono a rilento i mandati di pagamento resta un mistero. L’assessore al ramo, Nelli Scilabra, ne è a conoscenza? Cosa ha fatto per porvi rimedio e dare seguito ad una precisa indicazione politica del presidente Crocetta?

Ad una analisi dei fatti, non ci pare proprio che si sia dedicata a risolvere la vicenda dell’accelerazione dei pagamenti.

Abbiamo raccolto l’amara testimonianza di un gruppo di dirigenti e responsabili di enti formativi presenti quella mattina dello scorso mercoledì presso i locali assessoriali.

“Mentre loro sono in vacanza noi moriamo di fame e facciamo i conti con la possibilità di chiudere”. E’ l’amara considerazione di alcuni operatori della formazione che vantano crediti dal 2010. E, altro paradosso, si tratterebbe proprio degli enti formativi tra i più virtuosia. Proprio così, perché quelli che, invece, a causa dei ritardi dei pagamenti precedenti non sono stati in grado di onorare il versamento dei contributi Inps e Inail, e quindi non sono in regola con il Documento unico di regolarità contributiva (Durc), non possono neanche richiederli. Infatti, è stata, ad oggi, negata loro dalla Regione siciliana la possibilità di compensare i crediti vantati con quanto dovuto agli enti previdenziali: cosa, questa, riconosciuta dalla normativa nazionale. Ecco il terzo paradosso di una gestione politica e amministrativa dell’assessorato regionale citato che fa acqua da tutte le parti. Resta l’emergenza di tutte le emergenze: lo sblocco dei pagamenti arretrati maturati dai lavoratori.

Abbiamo constatato che gli uffici regionali, ad oggi, ancora non si attivano. Altro paradosso (il quarto). Da quanto appreso, al rientro dalle vacanze non sarebbe nemmeno garantita una pronta ripresa dei lavori. Questo perché la dirigente assegnata all’Ufficio a stralcio, l’architetto Maria Teresa Garofalo, proveniente dall’assessorato Attività Produttive, ha fatto sapere che dovrà cercare le carte negli scatoloni portati da via Ausonia alla nuova sede di corso Calatafimi. E poi, dovrà studiarle per impossessarsi della nuova materia prima di potere dare risposte.

Altro che snellimento delle procedure volute dal presidente Crocetta! Altro che accelerazione delle chiusure delle rendicontazioni! Altro che svincolo delle polizze fideiussorie! Altro che compensazione dei crediti vantati dagli enti formativi con quanto dovuto ad Inps e Inail! Altro che pagamento immediato delle retribuzioni ai lavoratori! Con l’estate che volge al termine, al rientro, a settembre, il clima potrebbe surriscaldarsi e, di certo, non per le alte temperature sahariane.

 

Giuseppe Messina

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