Formazione/ L’Enaip (Acli) licenzia i dipendenti “disubbidienti”. La denuncia della sindacalista Valentina Spada

LA REGIONE SICILIANA EMANA PROVVEDIMENTI CHE PONGONO DIVIETO DI LICENZIARE. MA A RAGUSA SE NE INFISCHIANO

Nel Far West della Formazione professionale, tra paralisi, ritardi, caos, improvvisazione e regole disattese, c’è ancora chi pare divertirsi a licenziare il proprio personale che non si mostra ubbidiente, fiduciario o chissà cosa. È il caso dell’Enaip di Ragusa, Ente di formazione delle Acli, che ha assunto la decisione di licenziare il proprio personale, tra cui diversi rappresentanti aziendali del sindacato Snals Confsal, reo dei aver promosso azione legale per il recupero degli stipendi. Ed è paradossale che, mentre l’Enaip licenzia il personale,

L’Acli provinciale di Ragusa realizza un convegno sulla povertà, tenutosi ieri, a Villa Dipasquale. Convegno organizzato dalle Acli provinciali di Ragusa, alla presenza del Presidente Nazionale delle Acli e del Vice Presidente Nazionale della medesima associazione che incarna i principi e i valori cristiani, dimenticandosi di avere, nel frattempo, creato nuove famiglie di poveri.

Si tratta proprio dei dipendenti dell’Enaip, ente di riferimento delle Acli. Ed allora accade anche che mentre loro, dirigenti di questa associazione, parlavano di “povertà”, fuori ci stavano i dipendenti che sono stati licenziati illegittimamente. E questo sarebbe accaduto nel silenzio più totale degli uffici periferici e centrali dell’assessorato al Lavoro ed alla Formazione professionale, deputati al controllo ed alla vigilanza sull’attività degli enti formativi.

I recenti provvedimenti amministrativi, come l’aggiornamento dell’Albo dei lavoratori del settore o la direttiva sull’applicazione della circolare assessoriale n.10/94, che prevede la mobilità interna al settore formativo e non già il licenziamento, non sembrano interessare i vertici dell’Enaip di Ragusa. La notizia irrompe nel settore proprio in un momento in cui si discutono le regole per il passaggio di oltre mille e 800 operatori degli Sportelli multifunzionali e le direttive per l’avvio della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 che interessa circa 5 mila lavoratori.

Il rischio destabilizzazione è dietro l’angolo, non si possono emanare regole nuove se non si riesce poi a farle rispettare dagli enti formativi. Se l’assessore per la formazione professionale, Nelli Scilabra, dichiara che chi licenzia subirà la revoca provvedimenti amministrativi restrittivi, e poi questo non accade con solerzia e efficacia, significa una sola cosa: la deriva del settore è vicina.

A riferire al nostro giornale della gravità in cui versano i lavoratori licenziati, Valentina Spada, sindacalista che ogni giorno, come ama definirsi, è a stretto contatto con molte famiglie che vivono forti disagi.

“Ritengo che i convegni in merito a temi come la “povertà”, il “disagio”, il “rilancio dell’occupazione” – ci dice Spada – rimangono solo parole e semplice apparenza, se chi li organizza non mostra sensibilità all’ascolto di coloro che tale condizione la vivono. La povertà non è un concetto astratto”.

E’ davvero paradossale che mentre i lavoratori protestano per gli illegittimi licenziamenti, i dirigenti delle Acli dibattono sul tema della povertà in un convegno organizzato proprio a Ragusa.

“Mentre i dirigenti di Ragusa parlavano di povertà, alla presenza del Presidente Nazionale delle Acli e del Vice Presidente Nazionale della medesima associazione che incarna i principi e i valori cristiani – precisa Spada – davanti l’ingresso di Villa Dipasquale, sede del convegno, i dipendenti licenziati illegittimamente manifestavano senza ricevere alcuna attenzione”.

E’ la stessa sindacalista a raccontarci l’accaduto. “Il personale dell’Enaip è stato licenziato perché, dopo aver incontrato l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra che ha mostrato gli atti che affermavano il pagamento da parte della Regione di tutto il finanziamento fino al 31 dicembre 2011, hanno giustamente chiesto i loro emolumenti attraverso vie legali, ovvero con i decreti ingiuntivi”.

Da quanto emergerebbe da racconto di Valentina Spada, l’Enaip avrebbe licenziato i dipendenti, quasi tutti del sindacato Snals Confsal (sindacato che si è sempre opposto alle scelte dell’Enaip di Ragusa) perché nel decreto ingiuntivo il calcolo della somma pare sia stato fatto a lordo (come prevede la sentenza della Cassazione) e non al netto.

Secondo quanto riferito al giornale, per il personale licenziato è davvero strano che uno che è stato Presidente provinciale della Acli, Rosario Cavallo, che è anche vice presidente e direttore dell’Enaip abbia assunto atteggiamenti discriminatori e poco “solidali”, in controtendenza con i valori fondanti l’azione delle Acli nel mondo. Ed è oltremodo singolare che chi chiede il rispetto dei propri diritti, come ritorsione venga licenziato.

“Ed è ancora più assurdo che i dirigenti dell’Enaip aggiunge – la sindacalista Spada – nonostante nel 2007 avevano dichiarato lo stato di crisi dell’Ente, abbiano assunto nel 2009 Simona Licitra (neo Presidente Provinciale delle Acli), proprio quando la Regione siciliana aveva stoppato le assunzioni al 31 dicembre 2008. Ovviamente la dipendente in questione con l’aggiornamento dell’Albo dei lavoratori della Formazione Professionale è stata esclusa dal settore”.

L’accaduto è davvero preoccupante non solo per i risvolti sociali sul territorio ma anche per come l’intera vicenda si sia sviluppata.

“Capite che è poco credibile una persona che organizza convegni sul lavoro dichiarando che bisogna far fronte ai licenziamenti – rincalza la sindacalista – e convegni sulla ‘povertà’ dichiarando che bisogna far fronte a tutte le emergenze dopo aver permesso il licenziamento dei dipendenti dell’Ente che dirige. Tra l’altro, voglio precisare che è gravissimo il fatto che vengono licenziate persone Rsa che per legge non possono essere licenziate per la funzione sindacale che svolgono, per non parlare di tutti i provvedimenti disciplinari di cui queste persone sono state oggetto. Una vera e propria persecuzione che le Acli dovrebbe fortemente condannare”.

Racconta un fatto emblematico Valentina Spada, accaduto alla madre. “Preciso – dice – che mia madre, dipendente dell’Enaip licenziata di recente, ha vinto una causa contro l’Ente in quanto ha ricevuto un provvedimento disciplinare con la motivazione “abbandono della postazione di lavoro”. Ovvero, si era alzata dalla scrivania per andare a chiedere ai commissari che stavano ispezionando l’Ente informazioni rispetto ai mandati di pagamento. Mi chiedo: un Presidente Provinciale delle Acli può emettere simili provvedimenti? Perdendo poi la causa e dimostrando che le sue belle parole sul lavoro e la povertà restano solo momenti di visibilità perché anche di fronte alla giustizia risulta essere in torto marcio?”.

In merito ai decreti ingiuntivi viene riferito che il giudice ha già emesso la provvisoria esecutorietà delle somme, dando, di fatto, ai dipendenti. Il licenziamento, quindi, appare ingiustificato e vessatorio. Tra l’altro, viene precisato alla redazione, come da mesi i dirigenti dell’Enaip di Ragusa, è anche uscito un articolo sul nostro giornale in passato, abbiano assunto atteggiamenti volti ad intimorire il personale degli interventi formativi prefigurando ipotetici licenziamenti. Per non parlare della dichiarazione di impegno che i dirigenti dell’Enaip hanno fatto firmare ai singoli lavoratori in cui si chiede loro di non promuovere azioni giudiziarie per il recupero di somme relative allo stipendio del mese di settembre e dei ratei della tredicesima 2013 fino a quando l’assessorato non avrebbe erogato il 20 per cento a saldo del finanziamento relativo al citato Avviso 20.

Queste sono azioni in difformità con quanto l’Ente dichiara nell’atto di adesione (atto necessario per ricevere i finanziamenti) in cui a prescindere dal finanziamento l’Ente è in obbligo ad applicare il CCNL che prevede che entro il 10 del mese successivo venga corrisposta la retribuzione mensile.

“Pertanto, di fronte a tutto ciò appare assurdo e ridicolo che questa gente si riunisce attorno ad un convegno per parlare di temi che nella realtà disconoscono – sottolinea Spada – e con grande rammarico che ieri, quando i dipendenti licenziati dall’Enaip di Ragusa insieme ai dipendenti dell’Enaip di Catania che sono stati “sospesi” per alcuni giorni (sempre perché hanno posto in essere decreti ingiuntivi contro l’ente) il Presidente Nazionale delle Acli si sia rifiutato di incontrarli, anche solo per ascoltarli”.

Diceva Giorgio La Pira “Una famiglia deve avere una casa dove abitare, una fabbrica dove lavorare, una scuola dove crescere i figli, un ospedale dove curarsi e una chiesa dove pregare il proprio Dio”.

“E come deve avere tutto ciò una famiglia se l’Enaip, ente di emanazione Acli, licenzia marito e moglie che adesso restano senza reddito? – tuona la sindacalista – oppure nega il trasferimento di un dipendente in altra sede dell’ente per stare vicino alla propria figlia in fin di vita? Ecco a questi dipendenti hanno tolto tutto e a loro non interessano le belle parole professate in giro, ma azioni concrete che dimostrano la vera azione delle Acli, associazione a difesa dei poveri, dei lavoratori, delle donne e dei giovani”.

I dipendenti licenziati dall’Enaip di Ragusa fanno sapere che non si arrendono, proseguiranno l’azione legale confidando nella magistratura che possa giustizia a tutti questi soprusi.

Ed infine l’appello alle istituzioni locali.

“Facciamo appello alle istituzioni – conclude la sindacalista Spada – della nostra città e chiederemo un incontro al Prefetto, al Sindaco di Ragusa e al Vescovo alla presenza dell’Assessore Regionale alla Formazione che spiegherà quando e come sono stati pagati i finanziamenti all’Enaip, dovranno spiegare dove sono finiti questi soldi”.

 

Giuseppe Messina

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