DA DUE ANNI IL GOVERNO REGIONALE PRENDE IN GIRO GLI OLTRE 8 MILA ADDETTI DEL SETTORE. CHE ADESSO SI COMINCIANO A TOGLIERE I SASSOLINI…
Sull’ennesima sceneggiata, pardon, sulla conferenza stampa tenuta oggi a Palermo dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, riferirà domani mattina, con un articolo dettagliato – che smonterà, punto per punto, le bugie raccontate oggi dal governatore e dalla’assessore – il nostro Giuseppe Messina. Noi, stasera, riportiamo una dichiarazione dell’Unione lavoratori liberi della Formazione professionale della Sicilia.
La dichiarazione di questa Associazione di lavoratori fa riferimento alla ‘paciata’ andata in scena oggi pomeriggio a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, tra Crocetta e l’assessore Scilabra.
Lo scorso 1 ottobre, come si ricorderà, dopo la marcia di protesta dei lavoratori della Formazione professionale, Crocetta, nel corso di una riunione, alla presenza dei lavoratori, dei sindacalisti e di un nutrito gruppo di parlamentari dell’Ars, ha affermato di essere favorevole a un Consorzio di enti per salvare il posto ai gli oltre 8 mila lavoratori della Formazione.
Qualche ora dopo, incredibilmente, l’assessore Scilabra smentiva il presidente Crocetta.
La novità di oggi è che l’assessore Scilabra, almeno sulla carta, ha accettato l’idea del Consorzio di enti formativi, ribattezzato “Agenzia unica” per i lavoratori della Formazione professionale. E ha inserito tale proposta, con un emendamento, nel disegno di legge di riforma del settore presentata all’Ars.
Da qui il commento dei lavoratori liberi della Formazione professionale, che in una nota scrivono:
“Apprendiamo con piacere della marcia indietro sul disegno di legge di riforma della Formazione professionale e della soluzione dell’Agenzia unica da noi da tempo proposta. Ovviamente, lunedì pomeriggio il Presidente Crocetta e l’assessore Scilabra avranno l’occasione per chiarire meglio e tecnicamente a che tipo di Agenzia unica puntano, sottoponendoci magari una proposta scritta che valuteremo attentamente”.
A questo punto l’Associazione di lavori detta le condizioni:
“Se così non dovesse essere siamo pronti a scendere nuovamente in piazza, davanti l’Ars, stavolta a sostegno della mozione di censura”.
Il riferimento è alla mozione di censura, con richiesta di dimissioni, che Sala d’Ercole esaminerà e voterà il prossimo 15 ottobre.
“Chiediamo che si smetta di giocare ed illudere 8000 lavoratori – conclude la nota dei lavoratori liberi del settore -. Come abbiamo sempre sostenuto, se la Scilabra e il Presidente hanno a cuore le sorti della categoria lo dimostrino coi fatti e noi saremo al loro fianco. viceversa stop al dialogo e via a forti azioni di protesta!”.
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