Formazione, lavoratore della Fondazione Cas trovato impiccato

E alla fine c’e’ scappato il morto, anzi per essere più’ precisi il suicidio. L’alcamese Aldo Melodia, dipendente della Fondazione Cas di Bagheria, in Cassa integrazione guadagni in deroga da oltre un anno, ha deciso oggi, intorno alle 14,00, di impiccarsi nel garage della propria abitazione. L’orario fa riferimento, secondo le prime ricostruzioni, al momento del rientro in casa della moglie.

Orrendo lo scenario presentatosi, Melodia soffriva di depressione per via della perdita del posto di lavoro. Anche la moglie lavora nel settore della formazione professionale in provincia di Trapani.

Una famiglia di operatori del settore formativo che hanno vissuto in pieno lo sconquasso del sistema formativo. Purtroppo dalle pagine di questo giornale avevamo più volte denunciato un silenzioso processo di degenerazione sociale nel settore. Avevamo più volte chiesto che si abbassassero i toni, che si accelerassero i pagamenti delle retribuzioni maturate per il lavoro effettivamente prestato, che si adottassero atti amministrativi vincolanti per la tutela dei lavoratori.

Per chi, come il povero Aldo, che ha lavorato per decenni nel settore con dignità e professionalità, ritrovarsi ad una età insufficiente a far maturare i requisiti per la collocazione in quiescenza, senza possibilità di ricollocazione, il futuro diventa pesante. Il dramma si è consumato e adesso bisogna dire basta.

Migliaia di lavoratori, diplomati e lauretati del settore, con decenni alle spalle di anzianità non possono più’ vivere in stato di degrado e di povertà. Non è più tollerabile cincischiare, per nessun attore. Il gesto estremo dell’amico Aldo Melodia può e deve servire a scuotere le coscienze per ripristinare la regole nel settore della formazione professionale. Non possiamo più’ permetterci la perdita di altre vite umane. Alla famiglia dell’amico Aldo va il cordoglio della redazione e mio personale.

Giuseppe Messina

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