Formazione, il ‘fantasma’ di Ludovico Albert

Ecco tornare il prima pagina il Partito democratico (Pd). Un premio che spetta a chi si è distinto nel settore della formazione professionale, come Ludovico Albert. E poi, proprio quando l’argomento ricade sull Albert non finisce mai di stupire. E’ talmente attaccato alla poltrona che ha sfornato provvedimenti amministrativi fino alla fine. Dovremmo parlare al passato ma invece, con la proverbiale arrogante presunzione ha lasciato il segno anche da dimesso. E per finire non ha ancora formalizzato il “passagio delle carte’. Atto informalmente così definito e che sancisce il cambio di poltrona.

Chissà quali altri giochetti intenterà prima di mollare l’osso. Eppure, non più di 48 ore fa, Albert e’ stato oggetto di furenti attacchi da parte del presidente della Regione dimissionario, Raffaele Lombardo, dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Accursio Gallo e del dirigente generale al ramo, Anna Rosa Corsello. Che ha combinato, questa volta, il nostro Ludovico che dovrebbe essere già piemontese e, invece, continua a fare il siciliano?

Il già dirigente generale del dipartimento regionale Istruzione e Formazione professionale ha partorito un comunicato sibillino lo scorso 3 settembre 2012. Proprio così, nonostante fosse stato ‘scaricato’ dal governo regionale, Ludovico Albert, con la sua decisione, ha inteso “avvisare” i dipendenti della Formazione Professionale percettori di sostegno al reddito, di accedere agli annunci di offerte di lavoro da parte degli Enti di formazione. Annunci pubblicati all’indirizzo http://annuncielencoavviso20.atfsesicilia.com/List/annunci.aspx. Qualche cosa non ci quadra. Preliminarmente, sarebbe stato opportuno, viste le dimissioni rese note già nella prima settimana di agosto, che Albert non producesse più atti, provvedimenti e circolari.

Inoltre, come ci segnalano i lavoratori del settore, ad ogni avviso apparentemente laconico e/o che si presta ad interpretazioni varie, si attendono atti devastanti da parte del suo ufficio.

Nella sostanza, questa “Circolare Riformatrice” appare illegittima sia rispetto alla normativa regionale che nazionale. Non a caso l’abbiamo definita circolare riformatrice, in quanto essa inverte l’onere della prima istanza, che doveva essere prodotta dall’Ente di formazione, datore di lavoro, con una missiva di richiamo in servizio del personale già in ruolo e sospeso in Cigd (Cassa integrazione). Con essa apprendiamo invece che l’ex dirigente generale Albert, dimesso, dispone che siano i lavoratori a produrre istanza agli Enti di formazione. Ciò di per sé suscita parecchie perplessità, proviamo a rappresentarle ai lettori.

Intanto per la legge regionale e secondo la circolare assessoriale n. 21 del 12 agosto 2011, che espressamente richiama la circolare assessoriale n. 10/04 in applicazione della legge regionale n. 25/93, devono essere gli Enti di formazione che richiamano il personale in mobilità, secondo le specifiche professionalità spendibili ed i titoli posseduti. Questi lavoratori devono risultare essere iscritti nell’Albo unico ex art. 14 della legge regionale 6 marzo numero 24 del 1976 ed inseriti nelle graduatorie provinciali custodite dai SUPL. Quindi nessuna istanza deve essere prodotta dai lavoratori in mobilità.

Albert ha perso l’ennesima occasione per starsene buono e per uscire di scena silenziosamente. In arrivo diversi ricorsi avverso l’Avviso 20/2011, ed Albert che fa? Farebbe bene a non mettere più piedi in Sicilia. Proveremo a capire cosa vorrà fare il nuovo dirigente generale ad interim dell’Istruzione e Formazione professionale, Anna Rosa Corselli.

Un dato è certo: l’assessore regionale, Accursio Gallo, dovrebbe poter intervenire per bloccare sul nascere ulteriori strumenti dannosi. I lavoratori considerati merce di scambio. E’ un meccanismo perverso ed infernale nato e gestito da un dirigente che non ha sentito la ben che minima sensibilità per evitare la produzione di ulteriori danni.

Vedremo gli sviluppi.

Giuseppe Messina

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