Pronti 220 milioni per finanziare la seconda annualità dellAvviso 20/2011. I vertici degli Enti formativi, a conclusione dellincontro di ieri sera, hanno apprezzato lapertura al dialogo del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Dubbi e perplessità sembrano emergere dallatteggiamento dellassessore regionale al ramo, Nelli Scilabra, che non ha disdegnato dichiarazioni che le associazioni degli Enti intercettano come difformi dal pensiero del governatore.
E in atto un braccio di ferro in seno alla Giunta regionale? E presto a dirsi, ciò che però è accaduto ieri sera lascerebbe trapelare un traballamento della poltrona assessoriale. Da un lato, il presidente Crocetta ha preso coscienza di quanto chiesto dagli Enti formativi e da Cgil, Cisl e Uil ed ha assunto precisi impegni circa il finanziamento della seconda annualità dellAvviso 20, anche ipotizzando ulteriori incrementi della spesa qualora le istanze progettuali presentate dovessero giustificarne la spesa. Dallaltro, lassessore Scilabra sembrerebbe difendere il contenuto della nota n.2247 del 30 maggio scorso.
Una contrapposizione che, se mantenuta, non aiuterebbe certamente il settore a uscire dalle sabbie mobili in cui è finito. Per il presidente Crocetta, lo ribadiamo, il Governo sarebbe disposto a finanziare il 100 per cento della seconda annualità, con riferimento alle corsualità effettivamente realizzate e concluse nel rispetto dei parametri fissati dallAvviso 20/2011 e dal Vademecum per lattuazione del Fondo sociale europeo. Così come sarebbe pronto a rivedere le tipologie corsuali. In sintesi, sembrerebbe che il presidente Crocetta abbia bocciato il suo assessore alla Formazione professionale su tutta la linea.
Sulle tipologie corsuali, per esempio, qualcosa non quadra. Lassessore Scilabra ha messo al bando le figure professionali legate al settore del benessere e dei servizi alla persona, con un taglio netto praticato alla spesa indirizzata in tali comparti. Viene spontaneo chiedersi: sulla scorta di quale studio di settore lassessore per la Formazione professionale ha deciso di inibire gli Enti allaccesso alle figure riferibili ai citati settori? Linterrogativo non è peregrino se si pensa che proprio il Censis, in un recente studio, ha dimostrato come il settore dei servizi di cura e assistenza per le famiglie abbia rappresentato per il nostro Paese un grande bacino occupazionale.
Riportiamo dal sito istituzionale www.censis.it il dato emerso che conferma landamento in crescita del settore. Il numero dei collaboratori che prestano servizio presso le famiglie, con formule e modalità diverse, è passato da poco più di un milione nel 2011 allattuale un milione e 655 mila, con un incremento del 53 per cento. Il Censis stima che il numero dei collaboratori salirà nel 2030 a 2 milioni e 151 mila. Ciò significa che esiste una domanda di nuova occupazione di 500 mila soggetti a livello nazionale.
Tra laltro, il Censis ha effettuato uno studio, proprio in Sicilia, finanziato con il Fondo sociale europeo per individuare i settori strategici dove la formazione deve investire (progetto Faro che ha introdotto lOsservatorio regionale per la rivelazione dei fabbisogni formativi e lavorativi). Dunque lassessore Scilabra sembrerebbe disatende tale studio per seguire altre finalità, che sembrano legate alla vecchia politica clientelare anche se riverniciata con lantimafia
Dati confortati dalla ricerca Excelsior svolta da Unioncamere sui settori strategici per leconomia siciliana dove potere investire. Le stesse strutture ricettive offrono oramai anche il centro bellezza, ampiamente richiesto dal turista. Eppure, in Sicilia lassessore Scilabra ha deciso di debellare questi indirizzi professionali. Perché? Uno dei tanti misteri ad oggi insoluti. Forse tale consiglio è arrivato dagli industriali siciliani sempre più intenzionati a diventare imprenditori della formazione?
In un recente convegno di presentazione dei dati Censis è emersa la necessità di strutturare interventi pubblici volti allorganizzazione e razionalizzazione dei servizi alla persona basati su vantaggi fiscali alle famiglie per garantire la sostenibilità sociale di fronte ad una domanda crescente di protezione sociale. Questo scenario però allassessore Scilabra pare non interessare. Stando a quanto deciso nella direttiva n.2247, il suo intento sarebbe invece quello di chiudere definitivamente con la cosiddetta formazione tradizionale. Perché?
Altro aspetto poco chiaro è legato allimpegno assunto dal presidente Crocetta in merito allaccelerazione dei pagamenti arretrati in favore dei lavoratori dei tre segmenti (Oif, Sportelli multifunzionali e Interventi formativi). Limpegno si dovrebbe tradurre nellemissione di tutti i mandati di pagamento relativi al 30 per cento dellerogazione a valere sullAvviso 20/2011 e dei titoli di spesa riguardanti diverse annualità dellOif.
Il dubbio è legato alla attuale impossibilità del Servizio gestione del dipartimento regionale al ramo ad evadere la massiccia richiesta entro i trenta giorni fissati per legge e oggetto di preciso impegno assunto da Crocetta. Uffici sotto organico da mesi. Per rispondere con efficacia ed efficienza, il Governo regionale dovrebbe deliberare linvio di almeno una cinquantina di dipendenti regionali esperti e in grado di emettere titoli di pagamento in tempi rapidi. Sapremo nelle prossime ore se realmente esiste la volontà politica di sbloccare i pagamenti.
Veniamo alla posizione delle organizzazioni sindacali. I sindacati confederali hanno una posizione chiara, chiedono garanzie e impegni certi e calendarizzati su tutta la linea. Una distanza che sarà accorciata nel pomeriggio? Sarà firmato larmistizio tra Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola da un lato e Governo regionale dallaltro? Vedremo. Intanto è andato in scena un incontro ulteriore a Palazzo dOrleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Il settore della formazione professionale così ripiomba nelloscurità. Dopo giornate di tensione sociale, scioperi e cariche della Polizia, incontri informali, riunioni e accordi sottoscritti con i sindacati autonomi e con lo Snals/Confsal firmatario del Contratto collettivo di lavoro di categoria, e in via di sottoscrizione (nel pomeriggio i sindacati confederali dovrebbero siglare un accordo con il Governo regionale) non si è pervenuto alla quadra.
Anzi ritorna il caos su numeri e prospettive. Lassessore Scilabra, per esempio, dopo le pressanti richieste degli Enti si sarebbe dichiarata pronta a pubblicare una nuova direttiva di programmazione con proroga di ulteriori 8 giorni per la presentazione delle ipotesi progettuali da parte degli Enti e revisione dei tagli apportati. Che sia il preludio al ritiro della nota n.22457 dello scorso 30 maggio? Sarà disposta, Nelli Scilabra, a rimangiarsi mesi di ostinata battaglia contro tutto e tutti?
Ieri sera il presidente Crocetta e lassessore Scilabra hanno ritenuto di non dover procedere alla sottoscrizione di alcun accordo con le associazioni degli Enti formativi. Quale il motivo? Eppure un accordo trilaterale avrebbe calmierato definitivamente le tensioni sociali, esplose nella carica della Polizia martedì 4 giugno. Invece pare che se ne possa fare a meno e che sia sufficiente una verbale apertura di dialogo per gli impegni riformatori del prossimo futuro. Una scelta che, pur se tra qualche perplessità, viene valutata dalle associazioni degli Enti formativi come atto di buona volontà da parte del governatore.
Dalle parole però tutti adesso si aspettano i fatti. Intanto, sono stati depositati due diversi documenti che il presidente Crocetta ha apprezzato. Da un lato quello condiviso da Forma Sicilia, Cenfop, Assofor, Asef e Anfop e dallaltro quello presentato da Aniefop-Interefop. I primi, in cinque punti, hanno chiesto limmediata revoca della disposizione n.2247 del 30 maggio 2013, lapplicazione delle modalità procedurali già definite in sede di approvazione del Piano triennale 2012/2014 in sede di avvio della seconda annualità dellAvviso 20/2011, lemanazione di un unico atto amministrativo per lavvio delle corsualità, limitando la revoca solamente a quelle attività non avviate, di allocare tutte le risorse finanziarie previste in un unico atto amministrativo, senza alcun frazionamento delle risorse e rinnovando la piena disponibilità allavvio di un comune percorso riformatore. Mentre, lAniefop-Interefop ha chiesto il finanziamento della legge regionale 24 del 6 marzo 1976 per garantire gli Enti formativi rimasti fuori dalla prima annualità dellavviso citato, compreso quelli operanti nella provincia di Caltanissetta. E poi lerogazione della formazione professionale ai giovani in età compresa tra i 16 e i 19 anni, rimasti fuori dalla programmazione, utilizzando il personale che risulterebbe in esubero dai tagli praticati in sede di avvio della seconda annualità. Personale da utilizzare nei corsi destinati a detenuti, disabili, e fasce deboli della popolazione oggetto del taglio pari al 75 per cento da parte dellassessore Scilabra.
Tutti impegni quelli assunti dal presidente Crocetta, con senso di responsabilità ma che dovrebbero tradursi in atti concreti. Significa questo che nella serata di oggi la Giunta dovrebbe approvare un atto deliberativo che dovrebbe dare seguito agli impegni assunti dal presidente compreso leventuale intesa che dovesse raggiungersi con i sindacati confederali. Accordo che non appare così scontato data lattuale distanza tra Governo e confederali sullimporto da stanziare per la spesa complessiva necessaria a finanziare la seconda annualità dellAvviso 20/2011. Distanza confermata anche dalla complessiva manovra proposta dal Governo, della quale i sindacati non sarebbero convinti.
Il riferimento è alle modalità di gestione dellAlbo dei lavoratori, alle garanzie occupazionali per le tre filiere del sistema formativo regionale (Oif, Interventi e Servizi), ai tempi di erogazione delle spettanze in favore dei lavoratori, alla gestione degli esuberi o dei licenziati, alle misure urgenti da attuare per semplificare la macchina amministrativa, oltre allavvio della misura relativa al prepensionamento dei lavoratori in possesso dei requisiti.
Vedremo nelle prossime ore su questo versante cosa accadrà.
Non è incapace di intendere e di volere, perlomeno non al punto da restare in…
«A ventiquattro ore dall'installazione del nuovo manifesto in memoria di Biagio Siciliano e Giuditta Milella, di 14…
Ruba effetti personali e oggetti in un'auto parcheggiata. A Catania un 50enne del luogo è…
Proseguono le verifiche condotte dalla Polizia di Stato concernenti la ricostruzione delle fasi della rissa…
È morto dopo essere stato investito da un ciclomotore. A Bagheria, in provincia di Palermo,…
Dopo essere evaso dai domiciliari un 39enne si è spacciato per il fratello durante un controllo…