Formazione, finalmente l’accordo, anche se…

Raggiunto l’accordo tra Governo regionale, sindacati (Cgil, Cisl e Uil) ed Enti formativi. Lo stanziamento per il finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20-2011 è pari a 220 milioni di euro (e non 170 come avrebbe voluto l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra). Gli Enti si impegnano a non licenziare il personale. Ma questo in funzione di un tavolo permanente con il Governo, che dovrò occuparsi delle emergenze.

Che significa? Non ci saranno i 3 mila licenziamenti paventati quando l’assessore Scilabra ha presentato il Piano da 170 milioni di euro. Ma si prevedono da 300 a 500 esuberi dei quali dovrà occuparsi il Governo della Regione.

Nel frattempo i sindacati di base e autonomi rivendicano la paternità dell’accordo sottoscritto con l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Nelli Scilabra. Un accordo che nelle scorse ore, come abbiamo raccontato in precedenti articoli, è stato in parte smontato dal governatore.

Prima di conoscere i contenuti dell’accordo che l’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra, ha fortemente voluto sottoscrivere con i sindacati autonomi, cioè con quelli che hanno puntato sul dialogo e non sullo sciopero, ricordiamo come il presidente Crocetta abbia sconfessato la sua giovane assessore. Difatti, ha ridotto i tagli praticati dalla Scilabra portando, come già ricordato, a 220 i milioni per finanziare la seconda annualità dell’Avviso 20/2011 e ha aperto il dialogo sulla rivisitazione delle figure da formare ‘cassate’ nella maldestra direttiva dello scorso 30 maggio.

Intanto però sarebbero i Cobas Scuola e i Cub Scuola i vincitori della partita. E’ proprio così? Certo che no! L’assessore Scilabra è stata sconfessata su tutta la linea dal suo presidente. Quindi alcune parti dell’accordo vantato dai sindacati autonomi probabilmente andranno a farsi friggere.

Per sottolineare le conquiste ottenute, i sindacati Cobas Scuola e Cub Scuola hanno diramato una nota riepilogativa indirizzata a tutti gli iscritti e pervenuta anche al nostro giornale.

Intanto l’impegno della Scilabra circa la pubblicazione della nota di richiesta nominativi agli Enti formativi , già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della regione siciliana (Gurs). Poi, il finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 con lo stanziamento di 143 milioni di euro per l’ambito formativo Forgio (Formazione indirizzata ai giovani di età compresa tra i 19 e i 35 anni), di 25 milioni per l’ambito formativo Fas (Formazione ambiti speciali che ha subito, ricordiamolo, il taglio del 75 per cento rispetto alla prima annualita’, ridotto poi dall’intervento del presidente Crocetta).

Rivendicato dai sindacati di base anche l’intervento sostitutivo dell’amministrazione attiva sul Durc, che sarà anticipato in caso di inadempienza dell’ente formativo per i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti e recuperato dagli acconti. E ancora, l’apertura di un conto corrente dedicato e controllato sulla voce personale e pagamenti dei finanziamenti suddivisi in due sole trance: 50 e 30 per cento.

Altra conquista rivendicata dai citati sindacati, l’obbligo per gli enti formativi di attingere dall’Albo degli operatori di cui alla legge regionale n.24 del 6 marzo 1976. Altra vicenda chiarita è relativa al recupero coatto attivato dall’amministrazione regionale nei confronti di quegli enti formativi destinatari negli anni precedenti di extra budget. Le maggiori somme relative all’integrazione al finanziamento saranno recuperate dai rendiconti delle attività corsuali chiuse a valere sulle annualità del Piano regionale dell’offerta formativa e non sugli acconti dell’Avviso 20/2011. Infine raggiunto l’accordo anche sull’attuazione, con un nuovo bando pubblico da diramare entro la fine del 2013, di tutte le misure necessarie di sostegno al reddito o riqualificazione o riconversione del personale.

Mentre pubblichiamo il presente articolo circolano voci insistenti sulla possibile estensione delle garanzie occupazionali non solo ai lavoratori assunti al 31 dicembre 2008, ma anche a tutti quelli assunti in virtù della legge n.10 del giugno 2011. Una grana che si sta abbattendo di nuovo nel settore? Attendiamo conferme.

Ecco di seguito la lettera a firma di Alberto Zagarella COBAS formazione professionale Caltanissetta

Sembra di vivere l’ennesima storia di pinocchio, dove lì, almeno nella versione originale della fiaba, i compari erano due il gatto e la volpe, ma alcune menti geniali sono riuscite a modificare la fiaba tanto cara ai più piccini. Ora i compari sono diventati tre, a voi l’onore di identificare a chi accorpare il terzo personaggio.

I COBAS e tutti i sindacati di base lottano a stretto contatto con i lavoratori per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei diritti acquisiti. E lo fanno in maniera compatta e senza interessi di parte, a differenza di chi, da qualche tempo, perde solamente tempo e blocca la volontà di chi realmente vuole riformare un settore oramai impazzito per l’incontrollabilità gestionale e il bubbone del clientelismo politico, da tempo adottato, difficile da debellare. Oggi più che mai “gli altri” si sono impegnati affinché non si permetta più a nessuno di modificare i contratti di lavoro che gli stessi “tre compari” hanno provveduto a stilate e firmate. Sono i sindacati di base che con il dialogo e il confronto operano giornalmente per cercare di risolvere i molteplici problemi che da qualche tempo attanagliano i lavoratori della Formazione professionale.

I Cobas come tutti i sindacati di base non fanno distinzioni di filiere o di altro, ma difendono i lavoratori come facenti parte di un unico settore. Ed è per questo che battendosi assieme a tutti quelli, comitati spontanei e sindacati autonomi, che sono aperti a confronto e al dialogo per l’individuazione delle soluzioni giuste e immediate a tutela dei livelli occupazionali e della continuità lavorativa per i lavoratori di questo comparto, si è raggiunto uno storico accordo con il Governo regionale. Ed è stato un momento storico proprio quello dello scorso 3 giugno che ha portato Cobas e la giovanissima assessora alla Formazione professionale a siglare il documento a sostegno delle ragioni dei lavoratori tutti. Un assessore che seppur giovane ha le idee molto chiare e per questo la ringraziamo.

 

Giuseppe Messina

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