Formazione, Avviso 20 bloccato

da Antonio Spallino
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Come volevasi dimostrare. La notizia secondo la quale l’Avviso 20 era stato trasmesso dalla Ragioneria dell’assessorato regionale alla Formazione professionale alla Corte dei Corte non corrisponde al vero. Ed allora perché qualcuno ha voluto far credere il contrario? La sensazione, o per meglio dire la risposta, che circola nell’ambiente della Formazione professionale, è semplice. In prossimità delle elezioni amministrative qualcuno ha tentato di far credere che l’acqua dei fiumi sale per i monti e che il sole sorge ad occidente.

Tutti sappiamo che così non è. Fino ad ora quello che sembra certo è che, redatte le graduatorie definitive per l’ammissione degli Enti al finanziamento dell’Avviso 20, l’assessorato le ha trasmesse alla Ragioneria. La prassi vuole che quest’ultima esamini il provvedimento e, se lo ritiene corretto, lo trasmetta alla Corte dei Conti.

Ma c’è di più. Da quanto ci è dato sapere, la stessa Ragioneria non potrà trasmettere il provvedimento alla Corte dei Conti fino a quando il SIC non sarà riattivato: cosa che avverrà dopo la pubblicazione del bilancio e dalla legge finanziaria sulla Gazetta Ufficiale della Regione Siciliana. E nel frattempo? Campa cavallo che l’erba cresce.

Delusione su delusione. Promesse su promesse.Annunci su annunci. Di fatti concreti non c’è traccia. I giovani siciliani continuano ad essere bistrattati. A loro non è data la possibilità di acquisire nuovi e più diversificati saperi. A loro, in sostanza, è negata la possibilità di ricercare, anche fuori della nostra regione e dall’Italia, un dignitoso posto di lavoro.

La cosa che in tutto questo marasma ci fa più pensare è che a dirigere l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Formazione Professionale c’è un Professore universitario. Professor Mario Centorrino, le sembra corretto che i giovani siciliani non debbano potersi programmare il loro futuro professionale? Le sembra giusto che i giovani siciliani e le loro famiglie non debbano potersi programmare i loro impegni?

Professor Centorrino, decine e decine di migliaia di giovani desiderosi di frequentare le attività formative non sanno ancora se e quando inizieranno a frequentare i corsi di formazione. Ma in quale Paese viviamo? Lei di tutto questo, assessore Centorrino, dovrebbe farsene carico. Dovrebbe approntare ogni utile iniziativa per superare gli ostacoli burocratici che impediscono l’avvio delle attività.

Per un Paese che si vuol definire civile la scuola e la formazione professionale sono i pilastri sui quali si fonda la vita civile. Nelle scuole e nella formazione professionale si formano le future generazioni. Sono in queste istituzioni che si determinano le condizioni di sviluppo socio-economico di un Paese. Invece in Sicilia in questo settore regna sovrana l’inefficienza e l’improvvisazione.

Che dire poi del dramma che stanno vivendo gli operatori? Assessore Centorrino, lei aveva assunto l’impegno e di far coincidere l’avvio delle attività finanziate con l’Avviso 20 con la chiusura del PROF 2011. Siamo a maggio 2012 ed ancora nessuna certezza: né sull’avvio delle attività, né che l’Avviso 20 sarà registrato dalla Corte dei Conti.

Una delle conseguenze più drammatiche determinata da questo modo di operare è rappresentata dalla grave condizione di disagio economico e morale in cui vivono gli operatori. Non percepiscono né lo stipendio, né il sussidio della Cassa integrazione guadagni in deroga, né l’ormai famoso 20 per cento d’integrazione salariale a carico della regione.

Grazie assessore. Speriamo tanto che Lei, leggendo questo articolo, possa trovare tempo e modo di rispondere e perché no smentire il nostro dire.

 

Redazione

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