Formazione, associazioni degli Enti formativi soddisfatti. Ma di cosa?

Soddisfazione viene espressa dalle associazioni degli Enti Cenfop, Forma, a seguito dell’incontro di ieri avuto con l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e il suo staff. In un comunicato, i rappresentanti degli Enti formativi fanno sapere di aver registrato in modo positivo l’attenzione dell’assessore per il superamento di una situazione a rischio di forte tensione sociale per il sistema della Formazione professionale siciliana e del personale che vi opera.

La riunione, dopo un confronto robusto, si è conclusa, in pratica, con un nulla di fatto, ovvero con i soliti proclami del tipo “stiamo lavorando”. Le associazioni degli Enti, cautamente (?) auspicano che nei giorni a venire l’assessore, il suo staff, gli esperti al seguito, i tecnici specialisti, definiscano procedure certe, che permettano di fare rientrare lo stato di crisi.

Le quattro sigle associative datoriali hanno, inoltre, fatto sapere di apprezzare la volontà dell’assessore regionale al ramo di condividere un percorso di riordino e riforma del sistema, nell’interesse di una migliore formazione. La data di presentazione della proposta di riorganizzazione del settore dovrebbe essere il prossimo 16 aprile, giornata dedicata al secondo tavolo tecnico istituzionale, convocato dall’assessore Scilabra. Sara cosi? Vedremo.

Vi abbiamo riportato, nel rispetto dell’informazione, la dichiarazione congiunta resa dai presidenti delle associazioni alle quali aderiscono la stragrande maggioranza degli Enti formativi operanti in Sicilia. Restiamo perplessi, tuttavia, rilevando una sorta di “melina”, come se si attendesse chissà cosa. Le idee, se ci sono, vanno messe in pista e poste al confronto delle parti sociali. E questo vale anche per l’eventuale ipotesi di un bando pubblico, in sostituzione della seconda annualità dell’Avviso 20/2011. Strumento per il quale il dirigente generale sotto contratto e non in servizio (perché pagato dalla Regione siciliana), Ludovico Albert, ha confermato la certezza della copertura finanziaria, indicandone anche la fonte.

Non possiamo non sottolineare, con spirito critico, che mancano circa 40 giornate lavorative prima della chiusura di ogni attività nel settore degli Interventi formativi (corsi di formazione). Eppure, dalle pagine di questo giornale, non facciamo altro che pubblicare, quasi quotidianamente, dichiarazioni d’intenti, propositi, proclami, ma nulla di più. E’ possibile che il Governo regionale non abbia alcuna idea, alcun disegno politico nel settore della formazione professionale?

Ripetiamo ancora una volte che, in sei mesi, difficilmente un bando pubblico potrà entrare a regime; sono tante, troppe forse, le fasi propedeutiche necessarie a chiudere la procedura che dovrebbe portare all’avvio delle attività. L’esperienza del passato lo dimostra.

Qualche lettore, in precedenti nostri articoli, ci ha accusati di “remare contro” l’assessore Scilabra. E perché dovremmo? Il nostro è un giornale libero e senza padroncini, dove, ogni giorno impegniamo la redazione al fine di offrire un servizio ai lettori puntuale e il più vicino alla realtà dei fatti.

Nel settore della formazione professionale l’impegno è costante e quotidiano da un anno. Diciamo le cose per come stanno e il lettore attento, ad oggi, ha premiato i nostri sforzi.

 

Giuseppe Messina

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