Formazione: adesso il futuro dell’Avviso 20/2011 passa da Roma

Cosa serve al settore della formazione professionale siciliana per restituire serenità ai circa 6 mila lavoratori degli Interventi formativi? Non crediamo che occorra abbassare i toni e puntare al dialogo conciliante.

Dopo l’approvazione all’unanimità, in Commissione Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana (Ars), dell’emendamento con cui si finanzia la seconda annualità dell’Avviso 20/2011, le posizioni del Governo regionale e Ars sono contrapposte. Ma le contrapposizioni, se non raggiungono una sintesi, creano solo problemi.

Su quanto accaduto in Commissione Cultura e Lavoro è intervenuto Vincenzo Vinciullo, vice presidente vicario della Commissione Bilancio e Programmazione all’Ars. Che ha spiegato di avere accolto e votato l’emendamento nella qualità di componente effettivo della Commissione Cultura e Lavoro. “Decisione – ha dichiarato il parlamentare del Pdl – che apre uno spiraglio significativo e positivo per i lavoratori della Formazione professionale impegnati nell’Avviso 20/2011”.

Il provvedimento, già da domani, passerà al vaglio della Commissione Bilancio e Finanze. Se anche questa Commissione esprimerà parere positivo sull’emendamento approvato dalla Commissione Cultura e Lavoro il Governo dovrà utilizzare i fondi del Piano Giovani anche per la copertura della seconda annualità del citato Avviso 20. A meno che lo stesso Governo non decida di andare allo scontro con l’Ars.

Vinciullo ha tenuto, poi, a precisare la propria posizione sull’argomento. “Vigilerò affinché l’emendamento possa essere esitato favorevolmente anche in Commissione Bilancio e Finanze, nella speranza che il Governo possa, anch’esso, contribuire alla riscrittura del provvedimento”.

Per la verità la partita, nei prossimi giorni, si sposta anche al Tavolo della Governance “Piano d’Azione e Coesione”, convocato dal Ministero delle Coesione Territoriale alla presenza della Regione siciliana. In una nota dello scorso 18 aprile le associazioni degli Enti formativi Forma Sicilia, Cenfop, Asef, Assofor, e Anfop hanno scritto ai Ministeri competenti (Lavoro, Coesione Territoriale ed Economia), alla Commissione Europea e alla Regione siciliana, per rappresentare la preoccupazione sulla tenuta sociale del settore e la necessità di superare lo stato di crisi attraverso un intervento mirato a ricondurre la Formazione professionale nell’alveo del giusto procedimento, riscrivendo il sistema per proiettarlo verso una gestione ottimale delle risorse e degli obiettivi, nel rispetto delle norme di merito.

Anche le organizzazioni sindacali – Cgil e Cisl – hanno chiesto agli interlocutori istituzionali comunitari, nazionali e regionali, di sollecitare la convocazione del “Tavolo di servizio” introdotto della delibera di giunta n.215 del giugno 2012. Le parti sociali hanno anche chiesto di potere partecipare il prossimo 22 aprile al tavolo di Governance “Piano d’Azione e Coesione”. La partita sul futuro della formazione professionale in Sicilia resta aperta.

 

 

Giuseppe Messina

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