Formazione 2/ Snals Confsal: “Governo? Basta la parola…”

Lo Snals Confsal settore formazione professionale ha fatto presente al Governo regionale quanto sia necessario, nel settore della formazione professionale in Sicilia, la presenza di un esecutivo che assicuri fatti e atti in tempi brevi e comunque utili.

Alcune delle nostre richieste sono state le seguenti:

accelerare i mandati di pagamento Avviso 20 a tutti gli Enti di formazione, in modo che il personale possa percepire tutte le mensilità spettanti;

velocizzare l’iter di erogazione dei pagamenti;

affrettare l’iter per pagare l’integrazione regionale della Cassa integrazione in deroga per l’anno 2012;

verificare le motivazioni in base alle quali l’Inps non eroga i fondi della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga dal 1 agosto 2012;

risolvere la problematica dei pagamenti del personale impegnato nei corsi di obbligo formativo e negli Sportelli multifunzionali Avviso 1 e Avviso 2: ad oggi risultano ancora lavoratori che non percepiscono più di 18 mensilità;

verificare il motivo del ritardo nell’emanazione dei provvedimenti, da parte del Dipartimento Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e del Dipartimento Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, per l’erogazione dei mandati di pagamento spettanti a tutti i lavoratori della formazione professionale;

verificare la performance delle amministrazioni pubbliche e della qualità dei servizi pubblici, anche ai sensi e per le finalità di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e al decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198;

verificare se ci sono le condizioni nei confronti dei dipendenti della pubblica amministrazione ad eventuale risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza, dolosa o colposa, del termine per la conclusione del procedimento;

procedere alla riqualificazione ed alla ricollocazione del personale ad oggi privo d’incarico, e/o quello degli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento con il servizio sospeso o interrotto;

fornire una soluzione per l’immediato futuro del personale dal momento del completamento degli Avvisi delle tre filiere, al fine di evitare che gli enti di formazione adottino le procedure previste dalla legge n. 223/91, senza tenere conto del CCNL e delle leggi regionali.

Il Coordinamento regionale Snals Confsal non intende dare giudizi sulle persone, ma basarsi sui fatti e sugli impegni già presi e su quelli non ancora mantenuti.

In questo periodo, partecipando agli incontri con il Governo, lo Snals Confsal nella persona di Giuseppe Milazzo, ha avuto modo di valutare comunque positivamente l’impegno assunto dal Governo nel fornire garanzie a tutti i lavoratori del settore della formazione professionale, e resta in attesa di conferma, con notizie formali, sulla continuità della prosecuzione delle attività in Sicilia. Il tutto, a seguito di una difficile mediazione su questioni sindacali sensibili, ancora non risolte, dei lavoratori senza stipendi da più di 18 mesi.

Lo Snals Confsal settore formazione professionale, prima di esprimere valutazioni ed eventuali proposte, ritiene di aspettare i fatti concreti e gli atti governativi. Una scelta di responsabilità, dettata anche dall’attuale delicato momento politico.

Proprio in questi giorni sembra che si stia passando dalle parole alla concretezza delle azioni del Governo guidato da Rosario Crocetta. Infatti, è stata emanata la nota che invita gli Enti ad utilizzare la normativa regionale ( tra cui la C.A. 10/94) a tutela del personale, mentre gli Enti hanno adottato illegittimamente l’applicazione della Legge 223/91, che potrebbe licenziare i lavoratori;

è stato pubblicato l’atto di indirizzo applicativo per l’aggiornamento dell’albo degli operatori della formazione professionale;

è in fase di realizzazione l’accordo con l’Inps per alleggerire gli Enti Gestori del DURC;

il Governo è intervenuto nei confronti dei Funzionari dell’Amministrazione Attiva, per accelerare l’iter di erogazione dei mandati;

è stata consegnata alle parti la bozza della nuova procedura di accreditamento;

il Governo si è preoccupato che gli Enti rispettino il CCNL di categoria.

Dagli incontri è emerso che, nel settore, regole e norme vengono regolarmente disattese penalizzando operatori costretti a lavorare senza percepire le giuste spettanze mensili.

I sopraelencati atti governativi costituiscono apprezzabili segnali che evidenziano una “nuova” sensibilità nei confronti del settore ed in particolare nei confronti degli operatori che in questi ultimi anni hanno subito ingiustizie e angherie da parte di tutti i soggetti che orbitano nel sistema formativo siciliano.

Questi e altri provvedimenti potranno dare una spinta alla ripresa del settore formazione professionale, avviare un reale processo di equità sociale e dare quella credibilità e quella autorevolezza al governo necessaria per realizzare in maniera organica e sistematica, la grande riforma che da anni è stata tanto richiesta ed enunciata ma mai applicata.

Lo Snals Confsal settore formazione professionale, come sempre, in piena autonomia e nel rigoroso rispetto dei ruoli istituzionali, rinnova la sua disponibilità a garantire il proprio contributo di idee e di proposte per far uscire la Sicilia dalla grave crisi e per avviare la crescita economica e occupazionale.

Al Governo chiediamo la garanzia di un sistema relazionale proficuo e inclusivo di tutte le parti sociali, affinché, con la ripresa della crescita, si affermi la democrazia economica e il pluralismo sindacale.

 

Redazione

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