Dopo oltre tre mesi di chiacchiere che hanno prodotto solo leggi parziali o inutili, Sala dErcole, a partire dalla prossima settimana, dovrebbe iniziare ad occuparsi del bilancio 2013. Questo giornale ha criticato spesso le scelte del Governo regionale si Rosario Crocetta. E stato un errore, a nostra avviso, arrivare a metà aprile per lapprovazione della manovra economica. Ed è stato un altro errore – che abbiamo stigmatizzato – enfatizzare lapplicazione dellarticolo 37 dello Statuto che, di fatto, non cè.
Tuttavia, riteniamo che le responsabilità di questi ritardi siano di tutta la politica siciliana, e non solo del Governo. E riteniamo grave che, in queste ore, le opposizioni e anche alcune forze politiche che sono nella maggioranza, invece di individuare i problemi del bilancio regionale e i veri responsabili di questi problemi, stiano strumentalizzando questo difficile passaggio politico e parlamentare per mere questioni di bottega.
Da mesi sottolineiamo la follia di un trattato internazionale – il Fiscal Compact – voluto dal Governo Monti e dal vecchio Parlamento nazionale, che, nel nome di unUnione Europea sempre meno credibile, impone al nostro Paese un esborso di 50 miliardi allanno per 20 anni.
I primi effetti del Fiscal Compact si stanno cominciando a manifestare, con la mossa del Governo Monti, che ha deciso, unilateralmente, di scippare alla Sicilia 800 milioni di euro dal bilancio di questanno.
Una follia. Perché la nostra Regione deve già fronteggiare un buco di un miliardo di euro del 2012 e un ammanco di un altro miliardo di euro di questanno.
Invece di fare fronte comune per contestare lo scippo di 800 milioni di euro da parte del Governo Monti – uno scippo che mette a rischio il lavoro di 25 mila operai della forestale, i bilanci di quasi tutti i Comuni siciliani, il futuro dei 23 mila precari degli enti locali e via continuando con altri settori della vita pubblica siciliana, compresa la formazione professionale – Pd e Udc non trovano di meglio che attaccare a testa bassa il presidente della Regione, Crocetta, ufficialmente per questioni politiche, in pratica perché si rifiuta di cedere alle pressioni di questi due Partiti, che chiedono solo poltrone & clientele.
Noi vorremmo ‘tranquillizzare’ i dirigenti siciliani di Pd e Udc. Ai dirigenti siciliani del Pd diciamo che il loro Partito non ha vinto le elezioni politiche perché Bersani non ha convinto glitaliani, non avendo mai presentato un programma di governo credibile. Quanto alla Sicilia, il Pd ha perso 250 mila voti non solo per gli errori di Bersani, ma perché la linea politica di questo Partito in Sicilia, negli ultimi cinque anni, è stata sbagliata e, quindi, perdente.
Lo stesso discorso vale per lUdc. Questo Partito è scomparso dalla scena politica nazionale perché il suo leader, Casini, non ha capito niente di quello che la gente pensa di Monti e del suo inutile e dannoso Governo. Del resto, lo stesso Casini, in unintervista al Corriere della Sera, ha ammesso di avere sbagliato ad allearsi con Monti.
Detto questo, i dirigenti siciliani del Pd e dellUdc pensano, adesso, di recuperare la credibilità che hanno perso sul piano politico acciuffando poltrone & clientele dal Governo regionale. Avrebbero voluto mettere le mani sugli assessorati al Turismo e ai Beni culturali. Ma il presidente Crocetta gli ha fatto leccare la sarda. Ora vorrebbero fare incetta di posti di sottogoverno, pur sapendo che nelle casse regionali non ci sono soldi.
In questo scenario, il Pd e, in generale, il centrosinistra, ha dato mandato alle organizzazioni collaterali – con in testa Cgil, Csl e Uil – di scatenare la protesta contro il Governo Crocetta, reo di voler tagliare i soldi ai precari degli enti locali, ai forestali, ai Comuni e ad altre categorie sociali. Ben sapendo che le rsorse finanziarie a queste categorie li sta tagliando il Governo Monti con il Fiscal Compact e non il Governo Crocetta che i disastri finanziari – compreso il Fiscal Compact – li ha ereditati dal Pd e, in parte, anche dallUdc.
Scatenare la piazza contro i tagli ai settori della vita pubblica siciliana contro il Governo Crocetta – che questi tagli, lo ribadiamo, li sta subendo da Roma – non è solo una manifestazione d malafede politica, ma è anche un atto che crea solo confusione e favorisce le manovre del Governo Monti.
E il Governo Monti che sta affamando la Sicilia. E Cgil, Cisl e Uil lo sanno benissimo, dal momento che, a Roma – con la sola eccezione della Fiom – dal novembre del 2011 ad oggi, non hanno fatto altro che fare succhiotti al Governo Monti.
Lo stesso discorso, se non peggiore, vale per le segreterie siciliane di Cgil, Cisl e Uil. Che non solo, dal novembre del 2011 ad oggi, non hanno mosso un dito contro il Governo Monti, ma hanno avallato, per quattro anni di seguito, tulle le scelte scellerate del Governo regionale Lombardo-Pd.
Con la sola eccezione della Funzione pubblica Cgil e della Cgil Medici – che hanno contestato le scelte del Governo Lombardo-Pd sulla sanità, sulla privatizzazione dellacqua e sulla gestione truffaldina dei rifiuti tutte le altre federazioni di Cgil, Cisl e Uil, lo ripetiamo, non hanno fatto altro che inginocchiarsi ai voleri di Monti e del Governo Lombardo-Pd.
A questo punto, ci sembra quanto mai corretto avvertire i 25 mila operai della forestale, i Sindaci dei Comuni siciliani, i 23 mila precari degli Enti locali: sappiate che questi signori – e cioè Pd, Udc, Cgil, Cisl e Uil proveranno a trascinarvi in piazza non per difendere i vostri diritti, ma le loro squallide poltrone che ancora non sono riusciti a farsi consegnare dal Governo Crocetta.
Lavversario da battere, lavversario che sta togliendo i soldi alla Sicilia e, indirettamente, a voi, non è il Governo Crocetta, ma il Governo Monti. La Regione siciliana non è in grado di regalare 800 milioni di euro al Governo Monti e a una sputtanata Unione Europea. Sappiate che con i vostri soldi – con i soldi dei forestali siciliani, dei Comuni siciliani, dei precari degli enti locali siciliani – il Governo Monti andrà ad alimentare la speculazione finanziaria dello spread e le fameliche banche.
Se volete difendere le vostre posizioni sono questi i temi che dovete affrontare. Lasciate perdere il Pd, lUdc, la Cgil, la Cisl e la Uil. Questi signori proveranno solo a usarvi come carne da macello per tutelare interessi che non sono i vostri.
Dopo di che ognuno, anche rispetto al proprio futuro, si assumerà le proprie responsabilità.
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