GLI ADDETTI DI QUESTO SETTORE NON POSSONO PAGARE I DANNI PRODOTTI DALLA POLITICA. L’APPELLO AL DIALOGO DEL SEGRETARIO NAZIONALE COSENTINO.
Chiesto al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, il ritiro delle norme sulla riorganizzazione del settore forestale e avanzata la proposta di aprire un confronto “franco e aperto” con le rappresentanze dei lavoratori attraverso un tavolo tecnico permanente di crisi.
Ad avanzare la proposta da Roma il sindacato confederale Ugl, fortemente preoccupato per le norme inserite nel disegno di legge del Governo regionale che, prevedendo tagli, penalizzerebbero i livelli occupazionali del settore. Blocco del turn over, riunificazione dei dipartimenti Corpo forestale e Azienda foreste demaniali, riduzione dell’indennità chilometrica, sono alcune delle misure contenute in un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale. (Foto a detra e in prima pagina tratta da ragusanews.com)
Non possiamo permettere che si penalizzino le professionalità acquisite nel settore in Sicilia – spiega Antonino Cosentino, segretario nazionale del sindacato agricoli e forestali di Ugl – è quanto mai necessaria l’apertura di un tavolo tecnico di settore.
È critico il sindacato di categoria in Sicilia con gli assessori competenti sulla materia, Dario Cartebellotta, assessore alle Risorse agricole e Mariella Lo Bello, assessore al Territorio e Ambiente ed ex segretario provinciale della Cgil ad Agrigento.
Improvvisazione, disorganizzazione, mancata programmazione delle risorse, inesistente progettualità nel settore forestale, tagli agli investimenti costituiscono un serio pericolo per la sicurezza del cittadino. Il Governo regionale, con la decisione di disinvestire nel settore mostrerebbe precisi limiti e preoccupante insensibilità a temi delicati come la salvaguardia dellambiente e le difesa del suolo e sottosuolo.
La Sicilia che affonda e si sgretola ad ogni passaggio di acquazzoni o temporali – afferma Antonino Mulè, segretario provinciale ad Agrigento di Ugl Agroalimentare – non può permettersi di disincentivare la politica di intervento nel settore forestale. Serve un tavolo istituzionale di crisi ha aggiunto – per tracciare i contenuti di un piano straordinario di prevenzione di eventuali disastri ambientali dovuti ad alluvioni o dissesti idrogeologici e di contenimento di possibili incendi nel periodo estivo che costano, per i danni prodotti, molto più dei tagli previsti in bilancio per il 2014.
Per Ugl la necessità di prevenire dissesti, smottamenti e incendi si lega perfettamente con la valorizzazione del personale, con l’aggiornamento e la riqualificazione delle figure operanti nella manutenzione e nell’antincendio. In un momento di ristrettezze economiche e scarsità di risorse è indifferibile collaborate tutti insieme per condividere un percorso virtuoso che porti a debellare la precarietà del lavoro.
Per la prima volta, negli ultimi dieci anni, è a rischio il futuro della forestazione in Sicilia. II Governo regionale, a parere del sindacato, non può pensare di rastrellare qualche migliaio di euro per rattoppare la voragine del bilancio regionale, a danno degli operai della manutenzione e degli addetti all’antincendio, già penalizzati dal precariato a vita. Lesecutivo Crocetta ha disatteso finora gli impegni assunti con i lavoratori, bruciando in un anno l’apertura di credito da parte dei lavoratori e non sono accettabili i tagli contenuti nella proposta approvata in giunta di governo.
Gli assessori Cartabellotta e Lo Bello sono distanti anni luce da una politica di prevenzione al dissesto idrogeologico e di valorizzazione delle professionalità presenti sul campo, non cercano il confronto con le rappresentanze sindacali e minano il diritto di ciascun lavoratore a scegliere il proprio rappresentante sindacale. Anziché programmare una qualificata progettualità, osano solamente tagliare, mostrando una preoccupante incapacità di saper guardare avanti, ottusi ed arroganti come sono, convinti che unalleanza con alcuni può porli al riparo dalle critiche. Con le forbici in mano è facile governare, investire efficacemente le risorse pare sia compito arduo per questo Governo.
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