«Forconi, il malessere del Sud esplode» Pino Aprile difende il movimento siculo

«Ci si è chiesti subito chi fossero i politici che stanno appoggiando questi movimenti e se la mafia c’entra qualcosa, ma è un modo fuorviante per analizzare quello che sta succedendo». Pino Aprile, il giornalista-scrittore autore di Giù al Sud e Terroni, dal Movimento dei forconi è rimasto colpito. E in positivo. Intervistato per il blog di Beppe Grillo, della sua simpatia per i nuovi rivoluzionari siciliani non fa mistero. «Parlai un anno fa con agricoltori e allevatori che hanno ammodernato le loro aziende, facendo investimenti e creando posti di lavoro – dice Aprile – ma il loro prodotto di qualità e pieno di garanzie deve competere, dal punto di vista dei prezzi, con prodotti che non subiscono tutti i controlli dei nostri e che costano molto di meno». Cioè: il pomodoro ciliegino di Pachino viene sistematicamente battuto dal pomodoro ciliegino egiziano, «in cui una giornata di lavoro nei campi costa due euro».

«Ci si vuole meravigliare se poi la rabbia esplode?», domanda l’autore pugliese. E ci mette in mezzo un malumore generalizzato. C’è quello delle scuole del Sud: «Non fa notizia che l’allora infausto ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini abbia sottratto mezzo miliardo di euro destinato agli edifici scolastici cadenti del Meridione per ridistribuirlo in tutt’Italia». Nessuno parla, per fare un altro esempio, «dei contenziosi giudiziari ancora aperti per le proprietà estorte ai sopravvissuti al terremoto di Messina nel 1908».

Sono esempi, anche datati, «ma sono malumori covati che stanno venendo alla luce e si sommano a quelli nuovi», sostiene Aprile. «È un cerino acceso e buttato sulla paglia, divampa – sostiene il giornalista – Il Sud non viene ascoltato e ha tentato di farsi sentire in ogni modo». In mezzo c’è anche la ferrovia, il fatto che «sono stati interrotti tutti i collegamenti notturni tra il Nord le regioni meridionali».

«Continuano a dirmi che scrivendo i libri che scrivo – racconta Pino Aprile – suscito certe reazioni». Ma «il libro è il dito che indica la luna». «Si stanno commettendo tanti errori e se si accumulano saranno problemi per tutti – conclude – Nessuno pensi di salvarsi».

 

Luisa Santangelo

Recent Posts

Ars, febbre da campagna elettorale e l’opposizione ne approfitta. L’intesa ScN-Pd-M5s fa annaspare la maggioranza

Un vecchio modo di dire recita: «Chi va a Roma perde la poltrona», in questo…

4 ore ago

Inchiesta Sanità a Catania, Il verdetto solo dopo le elezioni europee. Legittimo impedimento per Razza

Vorrei ma non posso. Bisognerà aspettare il prossimo 18 giugno per avere un verdetto- o…

13 ore ago

Almaviva, incontro al Mimit. I sindacati: «Ancora nessun risultato ottenuto»

Si è svolto l'incontro al Mimit per analizzare lo stato di avanzamento sul piano di…

15 ore ago

Catania, calamari trattati con candeggina sequestrati alla Pescheria

Alcuni calamari che emanavano un forte odore di candeggina sono stati rinvenuti a carico di…

15 ore ago

Motociclo finisce dentro una buca, morto un 39enne a Palermo

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto in un incidente stradale in viale…

16 ore ago

Terza edizione del master Terna-UniPa per la transizione energetica: 19 posti, con certezza di assunzione in Sicilia

Diciannove possibilità di formazione, per altrettanti posti di lavoro. Garantiti in Sicilia. È la formula…

16 ore ago