La Sicilia è ultima in Europa per utilizzazione dei fondi europei? Così ha scritto qualche giorno fa il nostro Gabriele Bonafede, che nella vita fa l’economista. E lo ha fatto come è giusto che si faccia in questi casi: con i dati ufficiali alla mano. Stamattina, in conferenza stampa, l’europarlamentare eletto in Sicilia del Pdl, Salvatore Iacolino, ha illustrato altri numeri sui magri risultati raggiunti dalla Sicilia in materia di gestione dei fondi europei (della conferenza stampa riferiamo in altra parte del nostro giornale con un articolo dal titolo: “Fondi europei: disastro in Sicilia”).
A difendere il governo ci pensa il parlamentare regionale, Giuseppe Arena, esponente dell’Mpa, il partito del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Arena dice che Iacolino “mente sapendo di mentire, offrendo un quadro palesemente deformato e lontano dalla realtà”.
“L’avanzamento della spesa certificata – dice Arena – è nettamente superiore ai dati forniti. Infatti, solo del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), ad esempio, sono già state certificate spese per il 12 per cento, e impegnate (e cioè messe a bando e con un creditore certo) altre risorse che portano il tetto complessivamente al 50 per cento, per circa 2, 5 miliardi di euro in tutto. Non un solo euro al momento risulta perso”.
“Qui di abbandonata – aggiunge il parlamentare del Movmento per l’autonomia – c’è solo la Sicilia che, grazie al disinteresse dei grandi partiti nazionali che si sono succeduti nel tempo, come quello a cui appartiene l’on. Iacolino, si ritrova oggi in condizioni di estremo disagio, e torna a sperare invece grazie all’azione politica ed alle scelte oculate e lungimiranti del governo Lombardo. Il presidente Lombardo ha inoltre istituito un gruppo di lavoro unitamente al ministro della Coesione Territoriale, Barca, per programmare un’accelerazione ulteriore della spesa dei fondi comunitari. Il governo regionale ha comunque avviato le procedure di accertamento per l’individuazione di ulteriori responsabilità dirigenziali”.
NOTA A MARGINE
Forse l’onorevole Arena, per essere più convincente, dovrebbe fornire dati ufficiali e non ‘numeri’ a ruota libera. Il “tetto al 50 per cento”, per chi scrive, è una vera novità. In ogni caso, abbiamo l’impressione che l’onorevole Arena confonda le risorse finanziarie messe a bando con la cifra spesa ed effettivamente certificata. La parola “certificata” è importante, perché proprio stamattina – come abbiamo rivelato in un articolo pubblicato dal nostro giornale proprio oggi, dal titolo: “Formazione, le accusa di Bruxelles” – è andata in scena una riunione a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, dove si è parlato di fondi -somme ingenti, onorevole Arena – che la Regione ha speso per la formazione professionale. Risorse che Bruxelles si rifiuta di certificare. Non abbiamo il piacere di conoscere l’onorevole Arena, ma lo invitiamo lo stesso a informarsi e a farci sapere cosa pensa di quello che è successo con la formazione professionale siciliana pagata con i fondi europei. Pagamenti che, adesso, l’Unione Europea contesta.
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