Domenica scorsa il suo Mussomeli, penultimo in classifica nel girone A di Eccellenza, ha fermato in trasferta la corazzata Dattilo. La squadra rossoblu ha conquistato un punto sul campo dell’ormai ex capolista, passando in vantaggio e venendo ripresa da un rigore piuttosto dubbio: «Domenica è stata una bella partita – spiega a MeridioNews Marco Aprile, tecnico del Mussomeli –, ce la siamo giocata a viso aperto. Il pari forse è il risultato più giusto anche se considerando la classifica delle due squadre, avremmo forse meritato qualcosina in più perché c’era un divario evidente. Noi abbiamo avuto quattro o cinque palle gol, subendo un rigore forse un po’ generoso, ma il risultato rispecchia quello che si è visto in campo». Un risultato che sarebbe stato impossibile da raggiungere se la squadra non fosse scesa in campo con l’atteggiamento giusto: «Considerando l’avversario che avevamo di fronte, qualcuno avrebbe potuto anche accettare il pari prima di giocare. Noi siamo andati lì cercando di vincere, come abbiamo fatto anche a Marsala e a Canicattì, perché la nostra classifica non ci permette di giocare per un solo punto. Proviamo sempre a fare il massimo, qualche volta la vittoria c’è sfuggita per un pelo».
L’obiettivo del Mussomeli è quello di raggiungere la salvezza. Attualmente la squadra ha soltanto 12 punti ed è a una sola lunghezza dalla zona play out: «L’atteggiamento è quello di una squadra che si vuole tirare fuori da questa situazione di classifica e che si vuole salvare. Se avessimo preso i tre punti non avremmo rubato nulla. Bisogna considerare che a Dattilo poche squadre hanno preso punti, noi lottiamo per il nostro obiettivo». La gara di domenica scorsa avrebbe potuto permettere alla squadra rossoblu di abbandonare la zona retrocessione. «Resta un po’ d’amaro in bocca. Il problema – puntualizza mister Aprile – sono i punti che noi avevamo prima di questa partita. In un’ipotetica tabella di marcia, un punto a Dattilo è sempre stato ben accetto. Punti però ne abbiamo pochi e quindi un pareggio ci cambia veramente poco». Nonostante tutto, però, il tecnico guarda il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo cambiato la rosa, era praticamente la seconda partita che facevamo tutti assieme, quindi ci prendiamo questo punto e guardiamo al futuro con ottimismo».
Il Mussomeli adesso è reduce da tre pareggi consecutivi che però non ne hanno migliorato, sostanzialmente, la classifica: «Ci troviamo in un buon momento, non abbiamo perso nelle ultime tre settimane, ma vincerne due e perderne una sarebbe stato meglio. Ad Alcamo abbiamo subìto il pareggio a un minuto dalla fine e continuiamo ad avere un po’ di sfortuna. A Dattilo, ad esempio, si è infortunato il nostro portiere del ’98 e sarà un’assenza importante perché oltre a essere un ottimo portiere è anche uno juniores». Inoltre la squadra è molto diversa da quella del girone d’andata, anche grazie al mercato di dicembre: «Abbiamo fatto degli acquisti mirati, prendendo dei ragazzi seri che hanno voglia di allenarsi e quindi siamo fiduciosi». In Eccellenza il campionato è spesso diviso in due con il girone di ritorno che è totalmente diverso da quello di andata: «La prova lampante siamo noi che abbiamo una squadra totalmente diversa dall’andata. Sono rimasti in tre o quattro rispetto alla prima parte di campionato. Da dicembre in poi è realmente un altro campionato anche perché o le squadre raggiungono gli obiettivi oppure li mollano».
La lotta per non retrocedere coinvolge, oltre al Mussomeli, anche Atletico Campofranco, Monreale, Castelbuono, Kamarat e Pro Favara, con il Casteldaccia che sembra invece spacciato: «Per me la mia squadra è sempre la migliore e non fa testo. Con le altre cinque o sei ce la giocheremo fino alla fine. Forse il Favara, a oggi, è un po’ più tranquillo, ma non ci si può mai rilassare troppo perché altrimenti si viene risucchiati». Il Mussomeli può contare inoltre su un settore giovanile formato esclusivamente da ragazzi del luogo: «Per quanto riguarda i giovani, abbiamo confermato quelli che avevamo già. La nostra juniores è fatta esclusivamente da ragazzi di Mussomeli che stanno crescendo. Ce n’è qualcuno come Gian Francesco Messina che si sta comportando bene ed è spesso in campo. Contiamo di continuare a farlo giocare e a farlo crescere. Poi c’è pure Buccafusco che è di Palermo e ha giocato tutte le partite da quando è arrivato. Questi ragazzi possono crescere e avere un buon futuro».
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