DOMANI A ROMA AL VIA LA MANIFESTAZIONE DELL’EX LEADER DI AN PREVISTA LA PARTECIPAZIONE DI TANTI GIOVANI
di Carmelo Raffa
Molti giovani siciliani saranno presenti domani – sabato 28 giugno – a Roma all’evento “L’Italia che vorresti, la tua idea per la destra che non c’è”.
Si prevede una sala piena al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Infatti da quello che ci ha confermato il principale organizzatore dell’iniziativa, Gianfranco Fini, molte persone provenienti da tutt’Italia hanno già effettuato la prenotazione.
Qualche giorno fa l’ex leader di Alleanza Nazionale e di Futuro e Libertà aveva risposto puntualmente alle nostre domande. I nostri lettori ci hanno fatto rilevare che non avevamo posto quesiti specifici sulla nostra Isola.
Abbiamo provveduto e ringraziamo il nuovo ‘allenatore’ del centro destra Gianfranco Fini di avere cortesemente risposto ancora una volta a qualche nostra domanda.
Presidente Fini, ormai il traguardo è vicino. Domani il nuovo evento e già i principali quotidiani danno per scontato un grande successo. Ci conferma che ad oggi sono molti coloro che si sono prenotati?
“Sì, si annuncia una partecipazione notevole, nonostante lestate e il crescente rifiuto per le manifestazioni politiche, specie da parte dei giovani. Buon segno, anche perché la manifestazione è finanziata da chi vi parteciperà. Cè desiderio di dire la propria opinione sullItalia che si vorrebbe e su cosa dovrebbe essere e fare una forza autenticamente di destra”.
Della nostra Sicilia che in tante occasioni Le è stata vicina ha ricevuto parecchie adesioni all’iniziativa?
“Sì, soprattutto da giovani che sono alle prime esperienze e hanno tanto entusiasmo. Saranno preziosi anche per non ripetere gli errori del passato”.
Cosa ricorda della Sicilia, e dei politici siciliani?
“Mille ricordi, anche lontanissimi nel tempo, uniti tra loro da un elemento che ha sempre caratterizzato la destra siciliana: lamore viscerale per la propria terra e per lItalia, il calore umano, il forte impegno contro la mafia e per la legalità, per onorare con i comportamenti le tante vittime innocenti della criminalità”.
In Italia si registra una tremenda crisi economica che ricorda quella vissuta nel dopoguerra. Per la nostra Regione già quattro anni i dati in possesso della Banca d’Italia registravano un arretramento che la riportava economicamente agli anni ’50 del secolo passato. Negli ultimi anni la situazione è notevolmente peggiorata e l’occupazione diminuisce sempre più. Cosa fare secondo Lei per invertire la rotta?
“Per la Sicilia, come per il resto dItalia, occorre agire su più livelli: combattere criminalità e malaffare, investire su settori strategici (cultura, ambiente, qualità della vita, eccellenze universitarie, agroalimentare), impostare in senso mediterraneo la nostra politica estera, essere più attivi in Europa per utilizzare appieno i fondi previsti per lo sviluppo economico, collegare meglio le imprese ai centri di formazione professionale, garantire i giovani più capaci e meritevoli con scelte autenticamente meritocratiche e non clientelari”.
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