Fincantieri tornerà a costruire navi da crociera a Palermo

«Confermati gli investimenti per rifare il bacino da 150 mila tonnellate e l’intenzione di tornare a costruire navi da crociera a Palermo. Due notizie che accogliamo con vera soddisfazione dopo le tante battaglie fatte in questi anni per arrivare a questo risultato e che rappresentano la conferma ufficiale sia da parte dell’Autorita’ portuale che da Fincantieri, che si va avanti con le opere”. Lo dicono il segretario generale Fiom Cgil Palermo Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom Cgil Palermo, a conclusione dell’iniziativa “Noi, il Mediterraneo” al quale la Fiom ha preso parte. «Un’importante iniziativa, quella organizzata oggi a Palermo dal presidente dell’autorità portuale Pasqualino Monti – aggiungono – Sia il presidente dell’Autorita’ portuale che Fincantieri hanno dichiarato che i lavori al bacino di carenaggio dovrebbero finire nel 2023, anno a partire dal quale arriverà a Palermo la prima nave intera da costruire del gruppo cantieristico italiano. E’ stata sottolineata la specificità e la bravura delle maestranze palermitane rispetto alla trasformazione delle navi. E adesso la professionalità dei nostri lavoratori potra’ essere valorizzata ancora di più per attuare la mission produttiva, che da tanti anni aspettavamo venisse restituita e che pone le basi per il rilancio del sito di Palermo e del suo ruolo nel Mediterraneo». In un recente incontro, il presidente Monti ha confermato ai sindacati che l’iter per lo stanziamento degli 81 milioni di euro per il bacino da 150 mila tonnellate è in fase conclusiva presso il Consiglio dei Ministri: all’arrivo del decreto, a giugno, secondo le previsioni, si potra’ partire con la gara di appalto. Inoltre, Monti ha fatto presente che sono stati gia’ finanziati, con delibera Cipe, altri 39 milioni di euro per i lavori di rifacimento delle paratie in cemento armato e per la “barca porta” di chiusura del bacino, lavori previsti per il consolidamento della struttura e conseguenti al recente svuotamento del bacino. Al centro dell’incontro, anche il ruolo del porto di Termini Imerese.

 «Sono stati illustrati i lavori in corso e confermato che nel giro di un paio d’anni verranno completate le opere strutturali per rendere anche il porto di Termini Imerese un importante snodo non solo commerciale ma anche turistico – proseguono Biondi e Foti – Le maggiori compagnie navali hanno confermato la volontà di implementare le navi da crociera non solo per Palermo ma anche per Termini Imerese, che funzionerà quindi come porto merci e turistico».

Stefania Brusca

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