Fincantieri, scatta il protocollo di sanità integrativa Destinato a chi ha lavorato in zone a rischio amianto

Fincantieri: sarà attivato un protocollo di sanità integrativa per i lavoratori che hanno lavorato in zone a rischio amianto, con visite mediche specialistiche accurate e un monitoraggio continuo. «La direzione dello stabilimento ha accolto la richiesta dei sindacati. L’esigenza è maturata dopo la scoperta dell’amianto a bordo della Star Breeze, la nave arrivata a novembre al porto per l’allungamento», dicono Francesco Foti, Fiom Cgil Palermo, Serafino Biondo e Davide Vitale, Rsu Fiom di Fincantieri. Il protocollo sanità è stato al centro di un incontro che si è svolto ieri pomeriggio nella sede di Confindustria Sicilia, tra la dirigenza di Fincantieri e i sindacati di categoria dei metalmeccanici palermitani di Fim, Fiom e Uilm.

«Fincantieri ha già avviato i contatti con la Medicina del Lavoro e con l’Asp Palermo e tra qualche giorno saremo convocati, anche alla presenza della dirigenza nazionale, per definire la stesura del protocollo – aggiungono Foti, Biondo e Vitale – La convenzione che sarà stipulata tra l’azienda e gli enti per noi è importantissima per la tutela della salute dei lavoratori che hanno corso il rischio di esporsi all’amianto. Durante la bonifica della nave, avevamo chiesto di redigere una mappatura completa dei lavoratori coinvolti nei lavori a bordo della Star Breeze, sia di Fincantieri che delle ditte in subappalto. E di attivare al più presto un sistema di prevenzione per tenere sotto controllo la salute dei lavoratori». 

L’incontro è stata anche l’occasione per la presentazione del nuovo direttore di stabilimento, l’ingegnere Gianni Salvagno, e per un confronto sui carichi di lavoro. «Fincantieri ha confermato che arriveranno a breve altre due navi da trasformare, la prima, la Legend, a fine marzo, quando saranno ultimati i lavori alla Star Breeze, e successivamente l’altra – aggiungono Foti, Biondo e Vitale – E sempre nel bacino da 400 mila tonnellate è attesa anche una nave della compagnia Msc per lavori di riparazione. Le navi da trasformare saranno prima controllate e bonificate, nelle parti che potrebbero contenere presenza di amianto. E solo dopo sarà avviata la lavorazione».  

(Fiom Cgil Palermo)

Silvia Buffa

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