Fincantieri, in arrivo 75 milioni per le navi da crociera Sindacati: «Bene governo, ora Regione faccia sua parte»

Dopo anni di oblio, il rilancio dei cantieri navali di Palermo si fa ora più concreto. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha sbloccato infatti il finanziamento da 75,5 milioni di euro per il bacino di carenaggio da 150 mila tonnellate, in stato di abbandono dai primi anni ‘80. Dopo anni riparazioni, si tratta del primo atto concreto verso il ritorno alla produzione per il cantiere palermitano. La conferma è arrivata oggi dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che nel pomeriggio ha rivelato la disponibilità delle risorse nell’ambito dell’accordo siglato tra Fincantieri e l’Autorità portuale di Palermo.

«Sono stati stanziati 75 milioni di euro da investire per Fincantieri a Palermo e questo ci consentirà di aumentare il lavoro e di non perdere occupazione – ha detto il vice premier a Palermo in occasione della 103esima edizione della Targa Florio – Navi più grandi potranno venire a Palermo per riparazioni o adeguamento» ha aggiunto parlando con i cronisti. L’autorità portuale e Fincantieri avevano stilato da tempo il progetto, poi inviato al Consiglio dei ministri, e ora si attende solo la stipula. Una boccata d’ossigeno che si aggiunge ai carichi di lavoro già previsti per i prossimi tre anni per un valore di circa un 1 milione di ore l’anno. E ora potrebbe esserci l’agognata svolta restituendo così un ruolo centrale nella cantieristica del Mediterraneo allo stabilimento, creando occupazione e rilanciando l’indotto.

«È una notizia grandiosa per i cantieri di Palermo – ha detto Francesco Foti segretario Fiom Cgil Palermo – Questo bacino sarà propedeutico anche per la costruzione delle navi nella sua interezza e non solo per le riparazioni». Non tutti i problemi si possono dire risolti, però, per i cantieri palermitani. Da anni, infatti, si attende che la Regioni sblocchi i finanziamenti per i due bacini galleggianti da 52 mila e 19 mila tonnellate. «Siamo delusi perché da luglio siamo in attesa che l’assessore Turano e il presidente Musumeci ci dicano cosa vogliono fare, Sono previsti 41 milioni di euro per la riparazione ma ad oggi non sappiamo ancora nulla, né il presidente né l’assessore ci hanno mai risposto».

«Accogliamo positivamente la notizia del finanziamento da 75,5 milioni di euro da parte del Ministero allo Sviluppo economico per il bacino di carenaggio da 150mila tonnellate – hanno commentato Ludovico Guercio segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Antonio Nobile segretario provinciale -, che sblocca di fatto un progetto strategico per il rilancio del cantiere navale di Palermo, e per il quale da anni ci battiamo. Chiediamo adesso che sempre il Mise si faccia da garante affinché tutte le procedure di gara e poi la realizzazione dell’opera procedano in modo spedito e senza intoppi burocratici, che in passato avevano bloccato l’opera. Con la sua realizzazione il cantiere navale può candidarsi a diventare polo navale del Mediterraneo».

Soddisfazione ha espresso anche il presidente dell’autorità portuale Pasqualino Monti per il quale questo «era uno dei punti qualificanti del programma che come autorità di sistema portuale avevamo lanciato solo un anno fa. Dopo la svolta impressa proprio nel settore crocieristico per conquistare la fiducia delle grandi compagnie – ha sottolineato Monti – questa notizia segna una svolta storica per Palermo e l’affermazione di un ruolo trainante del porto per garantire lavoro e produttività all’intera economia siciliana».

Antonio Mercurio

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