Incontro sul futuro dei Cantieri navali, questo pomeriggio, trai componenti della Rsu unitaria dei lavoratori di Fincantieri e l’assessora alle Attività produttive Giovanna Marano. Alla componente della giunta municipale, la Fiom Cgil ha ribadito la necessità di trovare soluzioni urgenti per riattivare il lavoro allo stabilimento di Palermo, che si ritrova senza commesse. Dal canto suo, Marano ha annunciato ai rappresentanti sindacali che il 20 giugno il sindaco di Palermo Leoluca Orlando convocherà le Rsu e i sindacati di categoria a Villa Niscemi. Sarà, inoltre, stabilita la data per la visita della giunta comunale ai Cantiere navale di Palermo. Un incontro chiesto dalla Fiom, per verificare lo stato delle infrastrutture e spiegare perché quei bacini che fino al 2010 erano usati per costruire navi oggi siano inattivi. Il sindaco – è questo l’altro impegno preso dall’assessora Marano con i sindacati – solleciterà la convocazione di un tavolo al governo nazionale per discutere della crisi al Cantiere navale di Palermo, alla presenza dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico e di Fincantieri.
«Anche il Comune è rimasto in questi mesi in attesa di una convocazione da parte del Mise, mai arrivata, per l’accordo quadro per i due nuovi bacini», dichiarano Francesco Foti, Serafino Biondo e Giuseppe Pirriotta, Rsu Fiom Cgil Palermo. «All’assessora abbiamo ribadito la nostra preoccupazione che la vicenda della realizzazione delle nuove infrastrutture sia stata strumentalizzata da Fincantieri per tenere i bacini vuoti e non portare carichi di lavoro a Palermo. Il Comune non era al corrente della nuova decisione della Regione, che ha cambiato progetto originario e deciso di non dare più il via alla costruzione di un nuovo bacino da 80mila tonnellate ma di trasformare il vecchio bacino da 52mila tonnellate in uno, appunto, da 80mila tonnellate. Su questo, attendiamo dall’incontro le spiegazioni dell’assessora regionale e vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello».
All’assessore Lo Bello, nell’appuntamento in programma per questa sera, in via degli Emiri, gli operai chiedono garanzie per rimettere in moto il cantiere navale e riportare il lavoro a Palermo. «”È un’ingiustizia, quella che stiamo vivendo – dichiarano i sindacalisti Fiom – sia come lavoratori che come cittadini. Al cantiere abbiamo due bacini fermi da due mesi, uno da 400mila tonnellate, e uno da 19mila tonnellate. Si parla di programmi per realizzare altri bacini. Ci chiediamo perché quelli che già abbiamo non vengono più usati».
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