Fiera, le lunghe code per i vaccini diventano un caso Arriva anche la pioggia. Orlando offre aiuto Comune

Sembrava essere soltanto un primo giorno concitato e invece quello delle code interminabili per i vaccini alla Fiera del Mediterraneo è diventato un vero e proprio caso. Caso che è approdato anche a palazzo dei Normanni, con un’interrogazione a firma della deputata del M5s Roberta Schillaci, che ha chiesto lumi al presidente Nello Musumeci e all’assessore alla Salute Ruggero Razza. E sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha scritto al commissario per l’emergenza Covid Renato Costa e alla direttrice dell’Asp palermitana Daniela Faraoni per offrire la disponibilità della protezione civile comunale e chiedere di «valutare ogni possibile forma di coinvolgimento e supporto da parte dell’amministrazione comunale in ogni sua articolazione per far fronte alle necessità emerse in queste ore ed alleviare le criticità riscontrate dai cittadini», in un momento di difficoltà organizzativa.

Nella nota Orlando esalta la collaborazioni tra enti diversi, che ha già riscosso ottimi risultati, come nel caso dei tamponi in Fiera, ma allo stesso tempo chiede aiuto per arginare il problema dei contagi nel capoluogo, con un trend che da settimane non si riesce a invertire. «Siamo di fronte a un sensibile aumento dei nuovi contagi – scrive Orlando – Negli ultimi giorni non si sono mai registrati
meno di duecento contagi
 con punte superiori ai 370 e ciò impone la
necessità di disporre di dati precisi città per città (non più forniti
dallo scorso 7 marzo) e, all’interno della città di Palermo, di dati
(quantomeno settimanali) relativi a specifici ambiti o quantomeno per
le singole circoscrizioni
al fine di porre in essere
ogni opportuna misura».

Intanto in via Sadat le file delle persone fragili in attesa della prima dose del siero anti Covid rimangono chilometriche, con i cittadini ormai organizzati, che talvolta fanno ricorso anche a sgabelli e sedie pieghevoli, ma la pioggia di oggi ha messo a ulteriore dura prova gli attendenti. «È incredibile – spiega una palermitana vaccinata nel pomeriggio – da giorni sanno che la situazione è questa eppure nessuno ha preso provvedimenti per sistemare le cose». «Stiamo morendo di freddo – aggiunge un altro – ma è una cosa necessaria, va bene lo stesso». In tanti si lamentano, qualcuno sprovvisto di ombrello si ripara con una giacca, altri aspettano rassegnati. E l’Asp ha anche ripreso con la somministrazione dei vaccini Astra Zeneca, con la riprogrammazione degli appuntamenti che erano stati programmati tra il 15 e il 18 marzo e che per via dello stop da parte dell’agenzia europea del farmaco.

Gabriele Ruggieri

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