I toni si inaspriscono nella vicenda UCCMB, la società del Gruppo Unicredit che conta 750 dipendenti in Italia e 50 in Sicilia, di cui circa 35 a Palermo (i rimanenti a Catania, Messina e Caltanissetta) e che il Gruppo ha deciso di cedere allesterno. UCCMB si occupa della gestione dei crediti problematici del Gruppo.
Giovedì scorso i Sindacati di UCCMB hanno inviato allABI la lettera per esperire il tentativo di conciliazione minacciando lo sciopero.
Le motivazioni che hanno spinto le Organizzazioni Sindacali a minacciare lo sciopero – afferma Gabriele Urzì della Segreteria di Gruppo Unicredit FIBA CISL – . sono quelle relative alla mancata comprensione della ratio di questa operazione, che suscita forti perplessità. Il Sindacato non ha condiviso il progetto di cessione dellAzienda, confermato nel piano industriale 2014/2018, e quotidianamente riportato sulla stampa. Inoltre, i carichi di lavoro sono diventati inaccettabili e la situazione si è aggravata a seguito della recente riorganizzazione aziendale che le organizzazioni sindacali hanno duramente criticato.
Limpressione- conclude Urzì è che, dietro tante parole, si tratti solo dellennesima trovata per vendere un gioiello di famiglia e fare cassa.
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