C’è la speaker catanese Laura Rondinella sul gradino più alto al Festival delle radio universitarie. Venticinque anni, studentessa del corso magistrale di Filologia moderna dell’università di Catania, da quattro anni collabora con Radio Zammù, la radio dell’ateneo. «Questo riconoscimento è stato davvero gratificante – racconta Rondinella a Meridionews -. Un’esperienza che ha rappresentato, contemporaneamente, un momento di confronto con altre realtà radiofoniche universitarie e di crescita personale. L’anno scorso sono arrivata terza e quest’anno ero indecisa sulla mia partecipazione. Poi ho deciso di buttarmi e il risultato è stato ottimo».
Giunto all’undicesima edizione, il FRU, organizzato dall’associazione RadUni, il network di tutte le radio universitarie italiane, in collaborazione con l’ateneo di Verona ha permesso a duecento operatori, provenienti da tutta Italia, di mettere alla prova le loro capacità. «Nelle fasi eliminatorie eravamo ventitré speaker – prosegue la vincitrice -. Le selezioni si sono svolte all’interno di uno studio radiofonico, con una simulazione che è andata in diretta radio e in streaming». «La prova finale, tra me e una conduttrice di Frequenza Libera – la radio del politecnico di Bari spiega ancora – si è svolta fuori dallo studio, con un’intervista ad alcuni ospiti, davanti a un pubblico e ai tre giurati della manifestazione».
Un trionfo nella città scaligera che gratifica anche Radio Zammù, dal 2007 emittente ufficiale dell’ateneo catanese, in cui la speaker etnea ha mosso i suoi primi passi.«Il mio interesse per il mondo della radio è nato per caso – continua Rondinella -. Dal momento in cui ho iniziato la mia vita è cambiata, perché quando inizi a fare radio è impossibile smettere. È nata una passione alla quale mi sono veramente legata». Tre anni dedicati all’informazione universitaria e a un approfondimento musicale prima di giungere a La città invisibile, il programma di Teatro e Letteratura che la speaker catanese conduce ormai da un anno. «Il format unisce le mie grandi passioni. Si tratta di un contenitore in cui si alternano sempre due interviste, una sul Teatro e l’altra sulle presentazioni di libri, ed è indirizzato soprattutto ai giovani perché li vedo poco interessati su entrambi i fronti. Catania offre tantissimi eventi culturali che, però, spesso vengono sottovalutati o poco pubblicizzati».
Un’idea, quella della radio, che Laura ha intenzione di trasformare in una professione. «Questo mondo ha un qualcosa in più rispetto agli altri media – spiega -. Noi studenti, con questo mezzo, abbiamo la possibilità di esprimere la nostra voce, i nostri pensieri e soprattutto di sperimentare. Qualcosa che è difficile trovare in altri contesti lavorativi. Qui c’è la possibilità di metterti in gioco, di capire i tuoi limiti e di superarli». «Per questo motivo – conclude – spero che in futuro possa diventare il mio mestiere. Io vorrei continuare con il mondo del giornalismo da questa prospettiva che forse viene sottovalutata da molti, ma che, dal mio punto di vista, è molto interessante».
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