Femminicidio Di Stefano, Luca Priolo resta in carcere A Nicolosi punto d’ascolto per donne vittime di violenza

Luca Priolo resta nel carcere di piazza Lanza. La decisione è stata presa dai giudici del tribunale del Riesame di Catania, che hanno rigettato la richiesta avanzata da Sergio Di Mariano e Gaetano Agosta, legali dell’uomo originario di Belpasso e autore del femminicidio dell’ex convivente Giordana Di Stefano. Non cambia nemmeno il capo d’imputazione: omicidio con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà volontariaIl delitto della ventenne si consuma la notte del sei ottobre scorso, quando Priolo la uccide con oltre 40 coltellate. Subito dopo l’assassino fugge a Milano, dove viene rintracciato e arrestato dai carabinieri del capoluogo lombardo. 

L’intenzione era quella di trasferirsi in Svizzera. Gli avvocati nei giorni scorsi avevano chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, inizialmente disposta dal giudice per le indagini preliminari. Una scelta difensiva che si basava su una presunta grave depressione riscontrabile attraverso due consulenze mediche di parte: una psicologica e l’altra psichiatrica. Da qui la richiesta di essere affidato alla comunità di recupero Exodus di don Antonio Mazzi. La procura di Catania, attraverso il magistrato Alessandro Sorrentino, aveva dato parere negativo. Priolo, dal canto suo, pur confessando il delitto ha sempre smentito di aver agito con premeditazione

Il Comune di Nicolosi, la cittadina pedemontana in provincia di Catania dov’è avvenuto il delitto, in ricordo di Giordana ha deciso aprire, in stretta collaborazione con il centro antiviolenza Galatea, uno sportello per l’ascolto e il sostegno per donne e minori vittime di violenza. Il punto sarà gestito da alcune volontarie in via Garibaldi 38. Martedì prossimo all’interno della sala consiliare del Comune è previsto un incontro dove saranno illustrati gli obiettivi e le finalità del centro. Prevista la presenza del sindaco Nino Borzì e dell’assessore alle politiche sociali Stefania Laudani. Con loro anche la magistrata Marisa ScavoLoredana Mazza, presidente del centro Galatea, Giuseppa Scalia, assistente sociale e il comandante dei carabinieri di Nicolosi Giuseppe Esposito.  

Salvatore Caruso

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