Federalberghi: «Hotel mezzi vuoti a Natale» Boom di passeggeri in transito all’aeroporto

Alberghi mezzi vuoti a Natale, buona affluenza a Capodanno. È questa, in sintesi, la fotografia di Federalberghi Sicilia sulle presenze turistiche a Palermo durante le festività. Quest’anno i fatti di Parigi e la situazione internazionale hanno scoraggiato gli spostamenti, soprattutto per il 25 dicembre che si preferisce trascorrere in famiglia, mentre il numero di prenotazioni crescerà per la notte di San Silvestro. Ma in entrambi i casi le prospettive non sono soddisfacenti: «Manca la programmazione», sottolinea il presidente degli albergatori Nicola Farruggio.

«È un anno di crisi generale – dice -. La città non si è presentata in tempo con un programma natalizio di eventi attrattivi. Il bilancio è stato approvato tardi e se non si stacca la programmazione turistica dai tempi della burocrazia non riusciremo mai a organizzare in tempo iniziative di più ampio respiro che attraggano turisti, disperdendo risorse interessanti come la tassa di soggiorno». E così a Natale sarà occupato appena il 40-50 per cento dei posti negli hotel, mentre per l’ultimo dell’anno la percentuale salirà fino al 70-80 per cento. «Il turismo ha bisogno di procedimenti veloci – insiste Farruggio -. Anche gli ospiti del concerto in piazza sono sempre di livello minore e non incidono più di tanto sulle presenze».

Nell’ultima classifica del Sole 24 ore Palermo si è piazzata al 106esimo posto per qualità della vita: «La vivibilità è scesa in termini generali – insiste il leader di Federalberghi – anche se si stanno portando avanti alcune iniziative come le pedonalizzazioni, che risultano piacevoli e sono richieste dal turista». Evidentemente non basta: le aree pedonali «hanno bisogno di controlli e pulizia e il loro decoro non è sempre soddisfacente. Per non parlare degli ambulanti e degli abusivi che mettono musica amplificata fino a notte fonda senza essere minimamente sanzionati». E così accade che «i turisti ci dicano ogni giorno che Palermo è bella ma trascurata. Eppure Natale e Capodanno non arrivano a sorpresa…». 

Trend decisamente inverso all’aeroporto «Falcone Borsellino», che sta registrando un boom di voli e passeggeri tra Natale e Capodanno. Tra oggi e il 4 gennaio dallo scalo palermitano passeranno circa 145mila passeggeri, mentre i voli saranno 1.111. La maggiore affluenza si è registrato questa settimana fino a San Silvestro: 706 voli e quasi 94mila passeggeri. Il picco sarà raggiunto il 30 dicembre, con 116 voli e quasi 16mila passeggeri in transito. Dall’1 al 4 gennaio i voli in programma saranno 405, mentre i passeggeri in entrata e in uscita toccheranno quota 51mila. 

«Durante tutto l’anno – spiega la Gesap –, l’aeroporto di Palermo ha registrato una crescita costante. Nei mesi estivi, per tre volte consecutive, è stato superato il tetto del mezzo milione di passeggeri. Anche a dicembre, con il mese che deve ancora finire, il trend positivo è stato mantenuto a +15,3 per cento di passeggeri in transito, con una media di circa 1.300 unità in più al giorno rispetto a dicembre 2014». Nell’arco del 2015 la crescita dei passeggeri si è stabilizzata a +7 per cento rispetto al 2014, con un totale passeggeri che supera i 4 milioni e 800mila. Sempre a dicembre, «ottimo l’andamento del traffico internazionale (+22 per cento), grazie al mantenimento dei voli e all’aumento delle frequenze, anche nella stagione invernale, di diversi collegamenti con le principali capitali europee».

«Raccogliamo i frutti di un lavoro costante – afferma Fabio Giambrone, presidente della Gesap – sia sul piano della riorganizzazione della società, che è bene ricordare chiuderà per il terzo anno consecutivo con il bilancio in utile, sia sulla politica commerciale, con ottimi risultati riguardo nuovi collegamenti e aumento del traffico passeggeri. Gli obiettivi rimangono sempre gli stessi: un’offerta sempre maggiore e competitività, che cammina di pari passo con la crescita infrastrutturale dell’aerostazione e l’interesse dei turisti verso il nostro territorio». Londra e Parigi – nonostante tutto – risultano le mete più gettonate.

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