Uno sciopero quasi sicuramente impedirà al pubblico ministero Lucio Setola di discutere la requisitoria nel processo per disastro ambientale e gestione di discarica non autorizzata all’interno dell’ex facoltà di Farmacia. L’udienza prevista per giovedì 19 dovrà essere rinviata dato che gli avvocati difensori (non è ancora chiaro di quali degli otto imputati) hanno annunciato di voler aderire alla forma di protesta indetta dalle associazioni di categoria. Il pm, passato al ruolo giudicante, dal giorno successivo dovrà prendere servizio a Potenza, quindi il collegio presieduto da Ignazia Barbarino dovrà fermare il fitto calendario fino a quando non verrà nominato un sostituto che sostenga l’accusa.
Nonostante la notizia non sia delle migliori, Santi Terranova, legale di alcuni familiari che si sono costituiti parte civile nel processo, mostra «fiducia nel collegio, che ha serrato i tempi del dibattimento». Con molta probabilità verranno bloccati i termini di prescrizione, una misura già presa in situazioni del genere dato che questo stop è solo l’ultimo di una serie di ostacoli che ha contrassegnato il procedimento legato ai laboratori dell’edificio 2 della cittadella. Prima il cambio di sezione del presidente Barbarino aveva fatto temere un rallentamento, poi la morte del giudice a latere Cinzia Sgro e la conseguente sostituzione con Santino Mirabella. Infine il trasferimento del pm che dal 2008 segue la vicenda del cosiddetto laboratorio dei veleni.
Un caso, quello catanese, riportato alla ribalta nazionale grazie al film di Costanza Quatriglio Con il fiato sospeso che prende spunto dal memoriale del dottorando Emanuele Patanè. Stasera l’edificio 2 sarà al centro della prima puntata di Linea gialla, il nuovo programma di approfondimento di La 7 condotto da Salvo Sottile, al suo debutto sulla rete del gruppo Cairo dopo il trasferimento da Mediaset.
Guidati in città anche dai membri del Movimento studentesco catanese, che hanno riportato le testimonianza degli allievi dell’ex facoltà di Farmacia e della cittadella universitaria raccolte nei momenti immediatamente successivi al sequestro della struttura dell’ateneo, agli inviati del programma è stato spiegato anche il funzionamento del vecchio impianto fognario al centro del dibattimento. A intervenire in diretta in trasmissione – che andrà in onda in prima serata, alle 21.10 – saranno anche alcuni dei familiari delle presunte vittime morte a causa della permanenza nei locali universitari.
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