«Il meccanismo della disinformazione crea radicalizzazione nel lettore particolarmente sensibile».
A pronunciarsi così questa mattina è stato Angelo Paura, di Blasting News, nel corso della
conferenza stampa di presentazione del convegno Fake News, che si terrà sabato 21 maggio (a
partire dalle 9.30) presso l’aula magna Margherita De Simone del dipartimento di Architettura
dell’Università di Palermo. L’ateneo palermitano è stato, negli ultimi due anni, partner di un
progetto pubblico-privato finanziato dall’Unione Europea con l’intento di creare applicativi capaci
di scovare le bufale pubblicate in Rete.
«Le fake news sono uno strumento fondamentale per la propaganda e lo stiamo vedendo con le
vicende legate alla guerra in Ucraina – ha spiegato Paura -. L’algoritmo che abbiamo studiato
aiuta, tramite parole chiave ricorrenti, a individuare e segnalare le notizie false. Rimane comunque
un lavoro che prevede due protagonisti: la macchina e l’uomo. La componente umana resta
fondamentale per un lavoro che dovrebbe coinvolgere in prima persona la stampa».
In tal senso, l’Università di Palermo ha organizzato una serie di incontri on line, tramite lo
strumento dell’Electronic Town Meeting per poter affinare gli strumenti concettuali utili ad affinare
le capacità dell’algoritmo di intercettare le bufale. «Abbiamo puntato a studiare il fenomeno
mettendoci dalla parte dei lettori per capire a fondo ciò che disturba l’attività di chi fruisce delle
notizie – ha detto il professore di UniPa Ferdinando Trapani -. Abbiamo anche provato a creare da
zero delle fake news che fossero verosimili così da allenare l’algoritmo».
A intervenire in conferenza stampa è stato anche Raoul Saccorotti, organizzatore degli Electronic
Town Meeting, il cui programma si concluderà nel fine settimana. «Il prossimo Etm sarà incentrato
sulla disinformazione in ambito sanitario e arriverà alla fine di un progetto partecipato, che ha visto
la presenza di esperti e dato la possibilità di confrontarsi su temi delicati oggi spesso influenzate
dalle fake news».
All’incontro con la stampa di questa mattina erano presenti anche Carmelo Pulvino, presidente
dell’associazione Diaita, e Valentina Botta, psicoterapeuta del Cefpas. Entrambi hanno sottolineato
l’importanza di creare strumenti per dare la possibilità a lettori e cittadini di intercettare notizie false
in campo sanitario.
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