Faida Favara, muore in un agguato Emanuele Ferraro Era indagato per tentato omicidio risalente a maggio

Si torna a sparare a Favara. Nel mirino Emanuele Ferraro, 41 anni, favarese. È lui la vittima della sparatoria di questa mattina in via Diaz. L’uomo era indagato, insieme ad altre cinque persone, per il tentato omicidio del compaesano Carmelo Nicotra, ferito a colpi di kalashilov il 23 maggio del 2017 in via Torino. Sul luogo del delitto consumato oggi, nei pressi della chiesa madre, sono intervenuti i carabinieri che, adesso, sono ancora sul posto per le indagini. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe tentato di sfuggire ai sicari e riparandosi dietro un furgone. Ma è stato comunque raggiunto dai colpi e ucciso

La scia di violenza nell’Agrigentino era iniziata nel febbraio del 2015 quando, durante i festeggiamenti per il carnevale, in piazza Crispi a Naro, viene ucciso a colpi di fucile a canne mozze l’imprenditore Tito Terranova. L’uomo, secondo fonti di polizia, era stato l’autista in diversi omicidi negli anni ’90. A settembre del 2016, poi, il primo delitto in Belgio. È la sera del 14 settembre quando in un condominio di Liegi, in Belgio, viene esplosa una raffica di colpi all’indirizzo di Mario Jakelich, 28 anni di Porto Empedocle,che viene colpito mortalmente alla testa, e Maurizio Di Stefano, 40 anni di Favara, nome di battaglia Furia, come i fratelli, rimasto ferito ai polmoni, alle gambe e alla milza ma miracolosamente scampato all’attentato. Almeno una ventina i proiettili esplosi.

Il mese successivo, a Favara, viene ucciso Carmelo Ciffa. Era l’ora di punta quando, in corso Vittorio Veneto, l’uomo viene raggiunto da quattro colpi mentre si trovava a lavorare a una palma davanti al supermercato Paghi poco. Dopo un breve tentativo di fuga,Ciffa muore per le ferite riportate a collo e torace. Si arriva così al 10 maggio. Il palcoscenico di sangue è nuovamente in Belgio: Rino Sorce, 50enne originario di Favara e proprietario del bar-ristorante-pizzeria Grande Fratello a Sclassen, periferia di Liegi, viene assassinato con diversi colpi di arma da fuoco nel momento in cui ha messo piedi fuori dal proprio ristorante. Nell’agguato viene ferito anche il cuoco, un uomo originario di Noto.

Marta Silvestre

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