Avanti tutta verso il voto diretto nelle ex province siciliane. Messa da parte l’ipotesi di elezioni di secondo livello, previste dalle riforma nazionale – quelle cioè in cui a scegliere i presidenti e i consigli di Liberi consorzi e Città metropolitane sono sindaci e consiglieri comunali -, i deputati siciliani insistono per il ritorno al suffragio universale. E ieri è stato messo un altro tassello in questa direzione, con l’incontro di una delegazione dell’Ars con il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa.
Stando a quanto raccontano i parlamentari regionali presenti, a Roma «non esistono steccati né dogmi rispetto alla volontà di far esprimere gli elettori, con il suffragio universale, per l’elezione degli organi delle ex province». A dirlo è Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Psi all’Ars. «Il vertice con il ministro ha rotto un tabù – continua -. Finalmente si torna a parlare di elezione diretta per Liberi consorzi e Città metropolitane. Abbiamo avviato un confronto e c’è un’apertura importante che da un lato riconosce la potestà normativa della Sicilia in materia elettorale e dall’altro supera anche la disciplina introdotta dalla legge Delrio».
Entusiasmo anche nel gruppo del Partito democratico. «È stato un incontro costruttivo – commenta la capogruppo Alice Anselmo – si è aperto un dialogo importante con il governo nazionale per definire l’assetto degli enti locali in Sicilia. Sull’impianto normativo dei Liberi consorzi, anche alla luce dell’esito del referendum costituzionale, abbiamo individuato un percorso sostanzialmente condiviso. Sugli aspetti relativi agli organismi di rappresentanza delle Città metropolitane bisognerà approfondire ulteriormente alcune questioni, ma si è creato un clima positivo, penso che presto potremo trovare una intesa sia a livello regionale che nei confronti del governo nazionale».
All’incontro di ieri a Roma hanno partecipato anche il presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars Totò Cascio, l’assessore regionale alle Autonomie locali Luisa Lantieri, e una rappresentanza parlamentare formata dai deputati regionali Giovanni Panepinto, Vincenzo Fontana e Nino Germanà.
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