C’è certezza sul cronoprogramma ma non sulle cifre. Si fa finalmente più concreto l’iter per la stabilizzazione degli ex Pip. È stato siglato il primo passo formale per concludere il transito nella società della Regione dei circa 2800 lavoratori del bacino Emergenza Palermo. L’accordo è stato firmato al termine del tavolo tecnico tra le organizzazioni sindacali, il dirigente generale del dipartimento regionale Famiglia e Lavoro, il capo di gabinetto dell’assessorato al Lavoro, e il presidente di Resais. Un documento che per la prima volta mette nero su bianco tutti i passaggi burocratici di una vicenda che si trascina da oltre 20 anni. Ma non i dettagli del contratto relativi al numero di livelli e ore svolte. Al momento, è stata fissata solo la tabella di marcia che dovrebbe portare al definitivo trasferimento dei lavoratori ai primi di giugno.
Nel documento, è previsto che entro il 15 aprile il dipartimento del Lavoro produrrà all’assessorato per l’Economia la richiesta di istituzione di un nuovo capitolo di spesa finalizzato al trasferimento delle risorse finanziarie alla società Resais. L’istituzione del capitolo dovrà avvenire ad opera dell’assessorato all’Economia entro il 18 aprile. Ricevuta la comunicazione dell’istituzione dl capitolo, quindi, entro le successive 24 ore il dipartimento adotterà il decreto di impegno con la notifica alla società Resais dell’elenco dei nominativi dei soggetti che fanno parte del bacino, accompagnato dai dati anagrafici e della singola dote finanziaria.
In attesa della registrazione del provvedimento di impegno delle somme, inoltre, il presidente nella società Resais convocherà i rappresentanti sindacali e del dipartimento del lavoro per compilare lo schema disciplinare e il verbale di conciliazione. Dopo la registrazione del decreto di impegno a cura della ragioneria, il dipartimento del lavoro notificherà l’atto alla società entro 24 ore. Ed entro le successive 24 ore lavorative dalla notifica, il presidente Resais convocherà il cda per tutte le formalità, compresa l’approvazione dello schema disciplinare e lo schema di verbale conciliazione. A quel punto, saranno avviate le conciliazioni che dovranno concludersi entro 20 giorni lavorativi.
Unica nota dolente, la mancata certezza sulle somme effettivamente percepite dai lavoratori dopo la stabilizzazione. I sindacati, che comunque considerano l’accordo un primo passo in questa annosa vicenda, hanno più volte chiesto che il netto sia garantito. Se il fondo economico rimarrà invariato – pari a circa 30 milioni di euro – in assenza di sgravi fiscali, al netto dei contributi è chiaro che lo stipendio diminuirà. E lì si aprirà un’altra partita. A quel punto, dopo che verrà formalizzata l’offerta contrattuale, ogni singolo lavoratore potrà scegliere di accettare l’offerta economica oppure di non presentarsi alla conciliazione e continuerà a percepire il sussidio.
«Questo è finalmente il primo passo concreto dell’iter che dovrà consentire a breve il passaggio dei lavoratori alla Resais», commenta a caldo Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, mentre per Marianna Caronia, fra le promotrici del provvedimento di stabilizzazione previsto dalla Legge regionale 8/2018, «dopo anni l’annosa vicenda di queste famiglie che lavoravano senza diritti e riconoscimento per la Regione dentro gli uffici si avvia ad una regolarizzazione. È il coronamento di una battaglia durata anni, con una soluzione che garantisse i lavoratori e i servizi».
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