Evasione fiscale per oltre 2 milioni La Gambino Group comprava carburante in nero

Una concorrenza sleale e un abbattimento dei costi del 30,40 per cento attraverso una compravendita in nero di carburante andata avanti per circa due anni.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Palermo hanno scoperto un’evasione fiscale pari a circa 2 milioni e 300 mila euro a seguito di una verifica  nel settore delle accise svolta nei confronti della Gambino Group, con sede in via Belmonte Chiavelli tra le più note società di autotrasporti della città. Il rappresentante legale della società, Eugenio Leticia 46 anni, è stato denunciato per l’evasione dei tributi dovuti sulla somma incassata ma nascosta al Fisco. Lo scorso dicembre, Leticia e Francesco Gambino erano stati condannati rispettivamente a 2 anni e 1 anno e 10 mesi, in un processo per frode fiscale in particolare su alcune operazioni di false fatturazioni per pagare meno tasse. 

Dai documenti esaminati all’inizio del controllo, risultava che l’ultimo “carico” di carburante era stato effettuato ben due anni fa. La circostanza è sembrata strana, considerato che l’azienda effettua trasporti su strada in tutta Italia e dispone di oltre 200 camion. La Gambino Group acquistava dunque in nero il carburante dalle classiche autobotti senza alcun tipo di marchio identificativo che si vedono per strada che contengono gasolio derivato da filtraggio povero, «Cioè – spiega a Meridionews il comandante Massimo  Cocco – che potrebbe dare problemi al motore, perchè senza filtraggio adeguato».

Il 90 per cento del gasolio comprato veniva utilizzato presumibilmente per i mezzi dell’azienda stessa e il restante veniva venduto, sempre in nero. «Stiamo facendo indagini per risalire alla filiera – continua il comandante – perchè sono più società che vendevano alla Gambino group il carburante. E stiamo facendo anche indagini e controlli su varie  pompe di benzina di Palermo che probabilmente a loro volta acquistavano in nero dalla società. Va evidenziato – conclude il comandante – il totale menefreghismo sia nei confronti dello Stato, che dei concorrenti. La Gambino Goup è infatti è una delle poche società di autotrasporti ad avere le autorizzazioni per le colonnine all’interno della struttura, e quindi già per questo, avvantaggiate rispetto alle altre, ma con questo meccanismo  per cui abbattevano enormemente i costi dei trasporti e quindi ecco la concorrenza sleale».

Marta Genova

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