E’ UN’IDEA CHE, SE AVVIATA, POTREBBE MODIFICARE RADICALMENTE I NOSTRO FUTURO. IN MEGLIO
di Agostino Spataro
In un momento altamente critico delle relazione fra la Russia e lUnione Europea e la Nato, nel vivo di questa fiacca campagna elettorale europea, dal pozzo in cui mi trovo, desidero affacciare lipotesi, ardita in verità, di unire lUnione Europea e la Russia, sperando che qualcuno ci mediti sopra.
Unidea che, se avviata, potrebbe modificare radicalmente la prospettiva delle nostre relazioni con la Russia: dalle tensioni attuali, dal possibile conflitto (da evitare ad ogni costo) alla cooperazione, allintegrazione, allunione.
Ovviamente, la realizzazione dellipotesi va vista nel medio-lungo termine e tenendo conto degli sviluppi, e delle conseguenze, degli accordi per il Nuovo ordine internazionale. E senza lasciarsi influenzare dalle contingenze ossia dai personaggi, dai metodi e dalle circostanze politiche e militari attuali (questione ucraina) che, in quella prospettiva, saranno superati.
In ogni caso, ritengo che già cominciarne a parlare sarebbe di grande aiuto per la pace e un grande beneficio per le due entità e per i loro popoli.
Ma ecco, di seguito, lipotesi come lho, sinteticamente, formulata nel mio recente libro I giardini della nobile brigata. Vedi link. (https://www.facebook.com/notes/agostino-spataro/vi-presento-i-giardini-della-nobile-brigata-eddefinitiva/517156131740082)
Per alcuni lEuropa non è un continente, ma solo una propaggine dellAsia verso lAtlantico e il Mediterraneo. Fisicamente, così è. Tuttavia, da tremila anni, lEuropa è fonte e sede di una delle più grandi civiltà umane. Purtroppo, oggi, è in declino e molti, amici e concorrenti, cercano di anticiparne la caduta, per spolparsi le sue ricchezze materiali e immateriali.
Più che una speranza ben riposta, il futuro dellEuropa è un problema mal posto, poiché resta incerto e succube di forze e interessi ostili e contrapposti.
La soluzione? La risposta non è facile. Abbozzò unipotesi, così di getto, che forse risente della contingenza. Per evitare la disgregazione della U.E. , la prima cosa da fare è quella di cambiare registro politico, per unEuropa dei popoli e non delle consorterie multinazionali.
Sulla base di tale correzione, dovrà proseguire lallargamento fin dove è possibile nellambito europeo, senza più provocare o favorire tensioni per conto terzi.
In secondo luogo, lEuropa deve progettare, e realizzare, lunione con la Russia. Sì, avete letto bene, con la sterminata Russia che ci viene presentata come leterno nemico. Oggi, unidea simile potrà apparire paradossale, fuori da ogni ragionevole previsione.
Tuttavia, avrebbe un senso, una logica direi, se considerata per il medio/lungo termine e alla luce delle nuove riaggregazioni (spartizioni?) mondiali che stanno avvenendo su basi continentali e non più ideologiche o di reddito: Nord Sud, Est Ovest, ecc.
Nel nuovo scenario in formazione, lUE, barcollante e squilibrata al suo interno, rischia di apparire un continente in bilico, alla deriva. Se lEuropa desidera uscire da tale condizione dovrà ag gregarsi per creare un nuovo polo dello sviluppo mondiale.
Con chi? Gli Usa sono lontani e i loro interessi non sempre combaciano con quelli europei; lipotesi euromediterranea è stata fatta fallire per volere degli Usa e per subalternità francese.
Non resta che la Russia ossia con un Paese continente che dispone di territori sterminati e di enormi riserve energetiche e metallifere, di bo schi, di acque, di terre vergini, di mari pescosi, ecc.
Risorse importanti, strategiche che, unite al grande patrimonio europeo (tecnologie, saperi, scienze, professioni, tradizioni democratiche, ecc), potrebbero costituire il punto di partenza per dare vita a EuroRussia, a una nuova regione geo economica mondiale, dallAtlantico al Pacifico, al Mediterraneo.
Ovviamente, questo è solo uno spunto, una bella utopia. I giochi di guerra, gli intrighi per il nuovo ordine mondiale sono in corso da tempo. E sono ancora aperti. Il problema è come vi si partecipa, se da protagonisti o da comprimari.
Allorizzonte si profila una nuova bipartizione del mondo, con Cina e Usa come capifila. Taluno prevede una tripartizione, inserendo la Russia nel terzetto. Nessuno pronostica un ruolo primario dellUE, condannata a restare sottoposta agli Usa.
Non sappiamo quali saranno la collocazione, il ruolo di Russia e delEuropa fra 30/50 anni. Una cosa sembra sicura: divise, potranno solo sperare che uno dei due capifila le inviti ad accodarsi.
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